Dal 4 al 12 ottobre a Sansepolcro, un viaggio per immagini nelle grotte più affascinanti dell’Umbria

Il Gruppo Speleologico Valtiberino – CENS presenta una significativa esposizione fotografica dedicata all’esplorazione delle grotte del Monte Cucco, visitabile dal 4 al 12 ottobre 2025 presso Palazzo Pretorio a Sansepolcro.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Sansepolcro e dalla sezione CAI locale, rappresenta il coronamento di oltre quarant’anni di ricerche speleologiche nell’area carsica umbro-marchigiana[1][2].

Storia delle esplorazioni nella forra di Rio Freddo

La forra di Rio Freddo costituisce uno dei sistemi speleologici più importanti del Monte Cucco, caratterizzata da un canyon profondo circa 200 metri che si sviluppa per 3 chilometri[3].

Le prime esplorazioni sistematiche risalgono all’estate del 1961, quando gli speleologi del CAI di Perugia discesero il Rio Freddo alla ricerca di accessi al mondo sotterraneo[3].

L’area presenta numerose grotte e cavità nascoste nei paretoni rocciosi, che hanno attirato l’attenzione dei ricercatori per la ricchezza di formazioni geologiche e reperti archeologici[2].

Scoperte archeologiche e paleontologiche nelle grotte

Le esplorazioni hanno portato alla luce importanti testimonianze del passato, inclusi resti ossei fossilizzati di orso delle caverne e stambecco, evidenze dell’ultima glaciazione che caratterizzò la regione[2].

Di particolare interesse sono i ritrovamenti di vasellame dell’età del bronzo e focolari, oggi custoditi nel museo di Costacciaro[2].

Questi reperti confermano l’utilizzo delle grotte da parte delle comunità umane preistoriche, che utilizzavano le cavità naturali per scopi rituali e abitativi[4].

Formazioni concrezionali biogeniche uniche

La mostra documenta le particolari formazioni di concrezioni biogeniche presenti nelle grotte del Monte Cucco, fenomeni geologici di rara bellezza che si sviluppano attraverso processi chimico-fisici complessi[2].

Queste formazioni, che includono stalattiti, stalagmiti e depositi calcitici, rappresentano archivi naturali dell’evoluzione climatica e ambientale della regione.

Le concrezioni biogeniche si formano grazie all’azione di microorganismi che controllano i processi di deposizione minerale, creando strutture dalle geometrie affascinanti[5].

Importanza scientifica e conservazione del patrimonio speleologico

Le grotte del Monte Cucco costituiscono un laboratorio naturale per diverse discipline scientifiche, dalla geologia alla biospeleologia, dall’idrologia alla paleontologia[6].

La speleologia CAI trova in quest’area uno dei suoi punti di riferimento più importanti, con il CENS che opera come centro di ricerca e formazione[9].

L’attività del laboratorio prove materiali, integrato nel CAI di Sansepolcro, contribuisce alla sicurezza degli speleologi attraverso studi sui materiali di progressione[9].

Divulgazione e formazione speleologica

Il Gruppo Speleologico Valtiberino – CENS organizza regolarmente corsi di introduzione alla speleologia, contribuendo alla formazione di nuovi esperti e alla diffusione della cultura speleologica[10][11].

Questi corsi, aperti a tutti senza alcuna preparazione tecnica richiesta, permettono di avvicinarsi al mondo sotterraneo in sicurezza, scoprendo le meraviglie nascoste dell’Appennino umbro-marchigiano[12].

La tradizione formativa della zona risale agli anni ’70, quando l’area del Monte Cucco iniziò a ospitare i corsi della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI[13].

Dettagli dell’esposizione fotografica

La mostra, che sarà inaugurata sabato 4 ottobre alle ore 15, presenta una quarantina di scatti che documentano oltre quattro decenni di esplorazioni speleologiche[2].

Le immagini raccontano la storia delle grotte più famose come la Voragine Boccanera, insieme a cavità minori di grande interesse scientifico.

L’esposizione è visitabile con orari dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, mentre nei weekend dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19[1].

L’ingresso è gratuito e l’iniziativa rappresenta un’opportunità per il pubblico di conoscere il patrimonio sotterraneo del territorio attraverso la documentazione fotografica di un lavoro di ricerca che affonda le radici nelle prime indagini ottocentesche di Gian Battista Miliani[14][2].

Fonti
[1] Monte Cucco – Rio Freddo e le sue Grotte https://www.meetvaltiberina.it/montecuccoriofreddoegrotte?searchId=6HXa9jffXpBtAFfpBa
[2] Grotte del Monte Cucco, una mostra a Sansepolcro https://www.ttv.it/ambiente/grotte-del-monte-cucco-una-mostra-a-sansepolcro/
[3] Forra di Rio Freddo https://it.wikipedia.org/wiki/Forra_di_Rio_Freddo
[4] alcuni esempi da grotte rituali e funerarie dell’età del … https://www.academia.edu/81102749/Il_potenziale_interpretativo_dellarcheofauna_alcuni_esempi_da_grotte_rituali_e_funerarie_dellet%C3%A0_del_Bronzo_medio_in_Italia_Centrale
[6] Alla Scoperta dell’Umbria Speleologica https://www.scintilena.com/umbria-speleologica-un-viaggio-alla-scoperta-della-speleologia-in-umbria-tra-natura-arte-e-sport/08/17/
[7] Grotta di Monte Cucco: un’avventura sotterranea unica https://www.fontesancassiano.it/it/grotta-di-monte-cucco
[8] Grotte – CENS – Nel Parco del Monte Cucco, natura, … http://www.cens.it/grotte.html
[9] Operativo il Nuovo Laboratorio Prove Materiali CAI – CENS https://www.scintilena.com/operativo-il-nuovo-laboratorio-prove-materiali-cai-cens-un-passo-avanti-per-la-sicurezza-speleologica/11/17/
[14] Speleologi che hanno fatto la Storia: Giambattista Miliani … https://www.scintilena.com/speleologi-che-hanno-fatto-la-storia-giambattista-milani-1856-1929/12/27/

Comunicato Stampa CENS

Monte Cucco – Rio Freddo e le sue grotte

Il Gruppo Speleologico Valtiberino – Cens presenta la mostra fotografica “Monte Cucco – Rio Freddo e le sue grotte” esposta dal 4 al 12 ottobre nelle sale di Palazzo Pretorio di Sansepolcro (Ar) con il patrocinio della sezione Cai Sansepolcro e del Comune di Sansepolcro.

L’esposizione è il coronamento di un lavoro di esplorazione nella profonda forra di Rio Freddo, nel Parco del Monte Cucco, ricca di cavità ed ingressi nascosti negli alti paretoni della montagna che ha visto impegnato il gruppo fin dalla fine degli anni ’90 . Le immagini raccontano alcune di queste grotte, dalla più famosa e frequentata Voragine Boccanera, alle grotte minori ugualmente interessanti per i ritrovamenti di resti ossei fossilizzati, vasellame dell’età del bronzo e per le particolari formazioni di concrezioni biogeniche.

Ingresso libero

Inaugurazione sabato 4 ore 15,00 fino al 12 ottobre 2025

Palazzo Pretorio – Piazza Giuseppe Garibaldi Sansepolcro (AR) 

 

Orari di visita :  Lun/ ven  10,00-12,00 – 15,00 – 19,00

Sab /dom  10,00 – 13,00 – 15,00 – 19,00