Un sorvolo per individuare nuovi fenomeni di macrocarsismo

Nella foto, il Cannetto Sponnorato, una voragine unica profonda 50 metri, ad 1 km da Collicello

Proseguono le esplorazioni del Gruppo Speleologico UTEC Narni nell’acquifero carsico tra i Comuni di Amelia e Guardea, in provincia di Terni.

L’area di studio comprende i rilievi sopra le località di Collicello e Frattuccia, caratterizzati da numerosi fenomeni di macrocarsismo.

Nelle prossime settimane è previsto un sorvolo con un aereo ultraleggero per individuare ulteriori doline che non sono state rilevate con i metodi tradizionali.

Un paesaggio caratterizzato da doline e voragini di grandi dimensioni

L’area di studio presenta numerose doline di grande ampiezza, con profondità che superano gli 80 metri e diametri superiori ai 70 metri.

Tra queste, spiccano il Cannetto di Cesa Fumetto e il Cannetto dello Spiego, caratterizzati da cavità che si aprono nel fitto della vegetazione.

I cosiddetti “Cannetti” sono veri e propri sinkhole naturali, in alcuni casi contenenti grotte e anfratti ancora poco esplorati.

La documentazione della zona si basa su diverse tecnologie, tra cui fotogrammetria aerea, rilievi satellitari LiDAR, modelli 3D del territorio e cartografie ufficiali.

Grazie a questi strumenti e ai sopralluoghi sul campo, sono stati individuati oltre 20 fenomeni carsici di rilievo.

Il contesto geologico della Dorsale Narnese-Amerina

Dal punto di vista geologico, l’area rientra nella Dorsale Narnese-Amerina, una struttura formatasi nei primi sollevamenti dell’Appennino Centrale.

La fascia compresa tra la Grotta Bella e Foce, lunga circa cinque chilometri, è caratterizzata da faglie parallele e fratture perpendicolari che hanno dato origine a un paesaggio carsico particolare per l’Umbria.

L’assenza di corsi d’acqua superficiali è una delle peculiarità della zona, fatta eccezione per alcune sorgenti minori, come quelle di Macchie e del Rio Grande.

Tra gli elementi di maggiore interesse si segnala il Lagoscello, un piccolo specchio d’acqua incastonato tra le rocce nei pressi di Sambucetole.

Esplorazioni speleologiche e nuovi interrogativi

Da circa un anno, gli speleologi dell’UTEC Narni effettuano discese nelle doline e ricerche nei boschi per individuare eventuali cavità nascoste.

L’ipotesi è che possa esistere un sistema carsico sotterraneo che convoglia le acque verso le sorgenti della Gola del Nera, situate 25 chilometri più a sud.

Uno degli interrogativi emersi riguarda la distribuzione delle voragini e delle grotte: mentre in quest’area si riscontra un’elevata concentrazione di doline con poche cavità conosciute, più a sud si osserva la situazione opposta, con molte grotte ma pochi fenomeni di sinkhole, ad eccezione della voragine di Pizzo Corvo a Narni e del Pozzo Miesole a Configni.

Tra speleologia e patrimonio storico

Le ricerche si concentrano nella zona che culmina ai 637 metri di Monte Piglio, un’area che oltre agli aspetti speleologici presenta emergenze architettoniche di rilievo.

Due monasteri, i resti di un antico castello e un panorama che spazia dai Monti Sibillini al Monte Cucco, dal Terminillo ai Monti Sabini, offrono ulteriori motivi di interesse per gli studiosi e gli escursionisti.

Le indagini proseguiranno con il sorvolo previsto, che potrebbe fornire nuovi elementi per comprendere meglio la complessa morfologia carsica di questa parte dell’Umbria.