Dopo dieci anni, il Tribunale di Perugia chiude il caso con un’assoluzione piena
Assoluzione per Francesco Salvatori: La Giustizia Riconosce l’Innocenza del Direttore del Cens
A quasi dieci anni dall’inizio dell’inchiesta, il Tribunale di Perugia ha emesso un verdetto significativo, assolvendo Francesco Salvatori, direttore del Centro naturalistico speleologico (Cens) di Costacciaro, dall’accusa di peculato.
La sentenza, che ha stabilito che Salvatori “non ha commesso il fatto”, pone fine a un periodo travagliato per l’87enne speleologo, difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli.
Le Accuse e il Processo
L’inchiesta contro Francesco Salvatori ebbe inizio a seguito di un esposto presentato dal Comune di Costacciaro.
Le accuse riguardavano il presunto furto di fossili, arredi e materiali di proprietà pubblica dalla sede del Cens.
Queste accuse, che hanno pesato per anni sulla reputazione di Salvatori, sono state infine respinte dal Tribunale di Perugia.
La difesa, guidata dall’avvocato Ubaldo Minelli, ha lavorato instancabilmente per dimostrare l’innocenza del direttore, presentando prove e testimonianze che hanno contribuito a scagionarlo completamente.
La Sentenza del Tribunale di Perugia
La sentenza del Tribunale di Perugia rappresenta un punto di svolta importante per Francesco Salvatori.
L’assoluzione “per non aver commesso il fatto” non solo libera Salvatori dalle accuse, ma riconosce anche la sua integrità e il suo impegno nel campo della speleologia.
Questo verdetto segna la fine di un lungo iter giudiziario che ha coinvolto anche la Corte dei Conti, la quale ha anch’essa respinto le accuse contro Salvatori.
Il Ruolo del Cens e di Francesco Salvatori
Il Centro naturalistico speleologico di Costacciaro è un’istituzione di rilievo nel campo della speleologia nazionale del CAI e della ricerca naturalistica.
Sotto la direzione di Francesco Salvatori, il Cens ha contribuito significativamente alla crescita della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI, allo studio della Grotta del Monte Cucco e delle caratteristiche di resistenza dei materiali speleoalpinistici.
Salvatori, con la sua vasta esperienza e conoscenza, ha guidato numerosi progetti e ha formato molti speleologi che oggi operano in Italia e all’estero.
La sua assoluzione è quindi un riconoscimento non solo della sua innocenza, ma anche del valore del suo lavoro nel campo della speleologia.
Le Prossime Mosse
Dopo l’assoluzione, l’avvocato Ubaldo Minelli ha annunciato l’intenzione di presentare un’istanza per la restituzione dei beni di Salvatori, ancora sotto sequestro.
La comunità speleologica attende con interesse gli sviluppi futuri, sperando che questa vicenda possa finalmente chiudersi definitivamente.