Profonde incisioni nella roccia calcarea della Murgia e il loro valore storico-culturale
Foto di Copertina Gravina di Puglia distribuita sotto Licenza Creative Commons Tra Puglia e Basilicata si estende un paesaggio caratterizzato dalle Gravine, profonde spaccature nella roccia calcarea che solcano l’altopiano della Murgia.
Questi canyon naturali sono stati modellati nel tempo dall’acqua e dal vento, creando un ambiente unico che ha offerto rifugio all’uomo fin dalla preistoria.
Le gravine più note si trovano nei territori di Matera, Laterza, Ginosa, Gravina in Puglia e Massafra, rappresentando un fenomeno geologico di grande interesse[1].
Abitazioni rupestri e paesaggi antropici nelle Gravine della Murgia
Diversamente dalle città costruite sopra il suolo, nelle Gravine si è sviluppato un paesaggio antropico in cui l’uomo ha abitato dentro la pietra.
L’architettura non è stata aggiunta ma scavata nella calcarenite, creando case-grotta, villaggi rupestri, cripte affrescate e chiese ipogee.
I Sassi di Matera, patrimonio UNESCO, sono l’esempio più noto di questo tipo di insediamento, ma tutto il sistema delle Gravine è costellato di testimonianze di una civiltà che ha saputo adattarsi a un territorio impervio rendendolo abitabile e sacro[1].
Funzioni e vita nelle abitazioni scavate nelle Gravine
Fino al Novecento, le comunità che abitavano nelle Gravine vivevano in simbiosi con la roccia.
I vani scavati erano multifunzionali: abitazioni, stalle, cisterne, forni e luoghi di culto.
Questo mondo sotterraneo era vivo, con sistemi per raccogliere l’acqua piovana e coltivare terrazze affacciate sul vuoto.
Queste strutture testimoniano un modo di vivere che ha saputo trasformare la natura in uno spazio produttivo e spirituale[1].
Stato attuale e prospettive di valorizzazione delle Gravine
Oggi molte di queste strutture sono abbandonate, altre sono state restaurate e alcune stanno vivendo una nuova vita grazie a iniziative culturali, turistiche e artistiche.
Le Gravine rappresentano così un patrimonio che, pur essendo in parte in stato di degrado, conserva un potenziale per nuovi racconti e usi, diventando simbolo di un patrimonio storico e naturale da riscoprire e valorizzare[1].
L’area delle Gravine tra Puglia e Basilicata si configura quindi come un paesaggio geologico e antropico di grande interesse, dove la natura e la storia si intrecciano in modo particolare.
Le profonde incisioni nella roccia calcarea non sono solo fenomeni naturali, ma anche testimonianze di un rapporto millenario tra uomo e ambiente, che continua a offrire spunti per la ricerca, la cultura e il turismo.
Fonti
[2] La Gravina e il Villaggio Rupestre di Petruscio – Visit Mottola https://www.visitmottola.com/itinerari/i-villaggi-rupestri/la-gravina-villaggio-rupestre-petruscio
[3] Paesaggi italiani: le Murge e lo spettacolare scenario delle gravine https://blog.geografia.deascuola.it/articoli/paesaggi-italiani-le-murge-e-lo-spettacolare-scenario-delle-gravine
[4] I beni culturali – Gravina di Ginosa | ITALIE – italian limited edition https://italianlimitededition.it/beni-culturali/gravina-di-ginosa
[5] La civiltà rupestre in Puglia – Il Corriere Nazionale https://www.corrierenazionale.net/2021/07/25/la-civilta-rupestre-in-puglia/
[6] I villaggi rupestri nelle gravine e nelle lame – Comune di Mottola https://www.comune.mottola.ta.it/it/page/i-villaggi-rupestri-nelle-gravine-e-nelle-lame
[7] Turismo culturale in Puglia | Museo Archeologico Nazionale di Taranto https://museotaranto.cultura.gov.it/it/turismo-culturale-puglia/
[8] Parco delle Gravine: paesaggi di pietra – Pleinair https://www.pleinair.it/viaggiare-in-camper/viaggi-camper-puglia-parco-delle-gravine-paesaggi-di-pietra/
[10] PUGLIA TERRA DI GRAVINE, PATRIMONIO UNICO AL MONDO https://www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/puglia-terra-di-gravine/