Chi si aspettava che da una piccola grotta si potesse aprire un mondo sotterraneo? Le sorprese che l’esplorazione della Grotta dei Sette Nani ha regalato il fine settimana del 14 e 15 Marzo sono state gradite, eccome!

Le tre scoperte
La prima scoperta è stata che da due piccole sale la grotta si è prolungata per centinaia e centinaia di metri di condotte, meandri, scivoli, fratture e passaggi di ogni tipo – un vero e proprio labirinto in cui entrandoci per la prima volta si è rischiato addirittura di perder la strada del ritorno
La seconda scoperta, quella che ha destato l’interesse dei cassanesi, è che da una profonda spaccatura si è trovato il congiungimento con la grotta turistica di Sant’Angelo che attualmente è la grotta turistica più lunga della Calabria.
L’immagine che segue riporto racchiude tutta l’emozione e la gioia della grande scoperta!

“Entrati nella “Sette Nani” intorno alle 10,00 …verso le 13,30…mentre altri amici Pugliesi entravano nella S.Angelo turistica..dal di sopra qualcuno gridava “luce” …avevano raggiunto la grande e maestosa sala dei crolli….” (Peppino Martire Presidente dell’Associazione Liocorno durante una dichiarazione pubblica all’incontro tenutosi fra gli speleologi e alcune autorità di Cassano e della Calabria)
Ascoltare e vedere cosa si apriva sotto di noi è stato indescrivibile!

La terza scoperta è stato il secondo congiungimento con un’altra grotta di cui non si conosce ancora l’identità ma che sicuramente sarà resa nota a breve avendo visto dalla sala in cui il ramo della Grotta dei Sette Nani sbuca, una scritta con una data bel precisa (a breve anche questa notizia sarà resa nota).

Un sistema stratificato non solo carsico!
Il sistema carsico di Cassano Allo Ionio (2.563 mt.) esplorato offre una complessità di sviluppo che per ora, è conosciuto solo in minima parte e, con questa recente scoperta della Grotta dei Sette Nani, la lunghezza del sistema ha sicuramente raggiunto gli oltre 3 km, tenendo oltretutto conto che l’esplorazione è appena iniziata e c’è ancora tanto da scoprire!
Molti studi e campagne esplorative sono state fatte in passato nella zona di Cassano (commissione Boegan, il CAI UGET di Torino, il Gruppo Sparviere) ma dalla prima metà degli anni ’90 ad oggi si era restati fermi sulla scoperta di alcune cavità estranee al complesso carsico della Sant’Angelo o quanto meno senza possibilità di congiungimenti.

Le sale del fondo attualmente esplorato della Grotta dei Sette Nani invece presentano le caratteristiche tipiche delle grotte ipogeniche, sia per la formazione delle cupole tipiche che l’ipogenico genera e sia per la presenza di gesso, il cosiddetto “latte di monta”, in molte parti prevalenza di colore giallastro.

Crolli e poi concrezioni

L’esplorazione ha previsto il passaggio al di sotto e al di sopra di frane e crolli presenti nella cavità. Altri sono i passaggi fossili e quelli attivi – sale comprese – dove sono state trovate tra le tante concrezioni delle particolarissime eccentriche scolpite dalla natura nel corso dei secoli.

Complessa ma non difficile la progressione su corda in alcuni tratti ancora non del tutto stabili che il gruppo esplorativo di punta ha cercato di mettere in sicurezza nel più breve tempo possibile in modo da esplorare quanto più era possibile. Tuttavia le operazioni previste per le prossime uscite provvederanno a “ripulire” dal materiale ancora instabile le zone da percorrere in corda.

Il rilievo della cavità
La Grotta dei Sette Nani è un cantiere appena aperto e sebbene il rilievo del sistema (perché ormai di singola grotta non è più corretto parlare) ipogeo – con tecnologia disto X – sia cominciato Sabato scorso, si dovrà pianificare la sequenza e le modalità operative per poter essere quanto più precisi sulle caratteristiche di questo luogo.

Alla prima fase esplorativa hanno partecipato i membri del gruppo ospitante di Cassano allo Ionio, l’Associazione Speleologica Liocorno, Gruppo Speleologico Leccese ‘Ndronico, Gruppo Speleo Statte e Gruppo Alto Salento.

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