In Calabria riconosciuti tre diversi sistemi di grotte ipogeniche. Lo studio a firma di Galdenzi e Maruoka pubblicato sulla prestigiosa rivista “Geomorphology”

Grotta dei Bagni o Antro delle Ninfe a Cerchiara di Calabria foto di Felice Larocca
Nella foto: l’interno della Grotta dei Bagni o Antro delle Ninfe a Cerchiara di Calabria (foto di Felice Larocca)

La ricerca sul carsismo nella Regione Calabria ha riconosciuto tre diversi sistemi di grotte ipogeogeniche, ossia grotte che si sono formate da una dissoluzione interna, tutte legate all’effetto dell’acido solforico nelle sorgenze termali.
La morfologia delle caverne, la deposizione dei sedimenti e le caratteristiche isotopiche dei depositi di gesso rivelano che il processo principale per la formazione delle grotte è stato l’ossidazione di acido solfidrico in acido solforico.
Questo processo, noto come “Speleogenesi da acido solforico”, è stato indotto dall’acqua termale che è risalita verso la zona ossidante, nelle finestre tettoniche dove sono presenti affioramenti rocciosi lomitici o calcarei.

Sul numero 328 della rivista “Geomorphology” del 2019 è stato pubblicato un articolo a firma di Sandro Galdenzi e Teruyuki Maruoka, “Sulfuric acid caves in Calabria (South Italy): Cave morphology and sulfate deposits” relativo agli studi scientifici effettuati in alcuni sistemi sotterranei ipogenici calabresi: area delle Terme Luigiane, del Monte Sellaro e del Monte di Cassano, in provincia di Cosenza.

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