Il FAI, fondo per l’ambiente italiano, promuove il primo censimento per i “luoghi del cuore”, con coupon allegati ai giornali rcs ed Espresso, ma è possibile esprimere il proprio giudizio anche on-line a questo indirizzo: http://www.fondoambiente.it/censimento/censimento.htm.
Inutile dire che
per noi speleologi il posto del cuore solitamente è una grotta, ma piuttosto che una grotta qualsiasi, come può essere per ciascuno di noi, cerchiamo di aiutare una grotta che sia in pericolo turisticizzazione. Io personalmente propongo di votare per il “Salone Margherita” della “Grotta di Monte Cucco”. Al mio primo corso, nel 1990, rimasi al centro del salone, la mia acetilene illuminava dense spirali di vapore che si alzavano da me e andavano verso un soffitto altissimo, irraggiungibile, etereo, intangibile… accesi l’elettrica e non vidi altro che vapore e nero indistinto, ecco, quel momento mi è rimasto nel cuore, mi sono sentito un essere minuscolo all’interno di quella montagna vuota, all’interno di una natura che è riuscita a fare tanto. La grotta di Monte Cucco rischia di essere aperta al turismo, alle passerelle, ai riflettori, a centinaia di turisti vocianti. Non serve a niente, perchè a pochi chilometri di distanza le magnifiche Grotte di Frasassi sono già un esempio stupendo di grotte morte, distrutte e sputtanate a causa del turismo di massa, quindi chi vuol vedere una grotta bellissima può già visitare Frasassi, senza creare altri scempi. Con i riflettori il salone Margherita non sarà più quello, nessuno speleologo rimarrà più esterrefatto perdendosi nel buio di una volta senza stelle, nessuno, io compreso, potrà più cogliere quel senso di grandiosità.

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