Un Viaggio Inedito nelle Profondità Sotterranee di San Polo dei Cavalieri e Marcellina

Il “Buco di Valle Fico”: una cavità carsica di interesse speleologico nel Lazio

Il “Buco di Valle Fico” è una cavità carsica situata alle pendici del Monte Alucci, nel territorio di San Polo dei Cavalieri, vicino al confine con Marcellina, all’interno del Parco dei Monti Lucretili.

Questa formazione si caratterizza per un ingresso a pozzo verticale molto stretto, di circa 30-40 cm, che si apre su una faglia orientata a Nord in uno strato di calcare massiccio.

La grotta è stata menzionata per la prima volta a metà Ottocento dall’archeologo Alessandro Sebastiani, che ne descrisse il caratteristico “vento gagliardo” che esce costantemente dal foro nel terreno, fenomeno confermato da recenti misurazioni con velocità del flusso d’aria di 10-12 m/s e temperatura di circa 18°C[1].

Esplorazioni speleologiche recenti e caratteristiche delle camere sotterranee

Le esplorazioni condotte nel 2025 da un team composto da V. Lattanzi, Q. Fornari, F. Gubinelli e dal Gruppo Speleologi “Le Talpe” di Rieti hanno permesso di accedere a diverse camere sotterranee a profondità variabili.

La prima discesa ha raggiunto circa -20 metri, esplorando le sale denominate “B” e “C”, dove sono state osservate concrezioni, stalattiti, stalagmiti e una colonna di notevole dimensione che unisce pavimento e soffitto.

Successivamente, è stata raggiunta la sala “D” a circa -28 metri, caratterizzata da stalagmiti appuntite alte fino a 1,90 metri e stalattiti sul soffitto irregolare.

Queste scoperte arricchiscono la conoscenza del territorio carsico locale e confermano il valore scientifico della grotta[1].

Il “Buco di Valle Fico” nel Catasto delle Grotte del Lazio e le prospettive di ricerca

La cavità è stata ufficialmente registrata nel Catasto delle Grotte del Lazio con la denominazione “La2464 Buciu di Valle Fico“.

L’esplorazione è al momento riservata a speleologi esperti, data la difficoltà dell’accesso e la complessità delle strutture interne.

Il progetto di ricerca territoriale prosegue con l’obiettivo di approfondire la conoscenza geologica e speleologica della zona, che presenta un potenziale ancora in parte inesplorato.

Le future campagne di studio potrebbero portare a nuove scoperte e a una migliore comprensione delle dinamiche carsiche e delle faglie che hanno dato origine a questa formazione[1].

Contesto storico e scientifico della speleologia in Italia

L’esplorazione del “Buco di Valle Fico” si inserisce in una lunga tradizione di studi speleologici in Italia, iniziata già nel XVII secolo con pionieri come Ulisse Aldrovandi, e sviluppatasi nel XIX e XX secolo con la nascita di gruppi speleologici e la catalogazione delle grotte.

La speleologia italiana ha visto un’evoluzione significativa, con la creazione di catasti ufficiali e istituti dedicati, come l’Istituto Italiano di Speleologia fondato nel 1928.

L’interesse scientifico si è sempre focalizzato non solo sull’esplorazione, ma anche sull’analisi geologica, idrologica e biologica delle cavità sotterranee, come dimostrano le ricerche condotte in varie regioni italiane[1].

L’esplorazione del “Buco di Valle Fico” rappresenta un contributo importante alla speleologia regionale e nazionale, offrendo nuove informazioni su una cavità carsica poco conosciuta e sulle caratteristiche geologiche del Parco dei Monti Lucretili.

La prosecuzione delle ricerche potrà fornire ulteriori elementi per valorizzare il patrimonio naturale sotterraneo del Lazio.

Fonti
https://www.facebook.com/share/p/1Ej1tx5WsY/?mibextid=wwXIfr
[4] Parco dei Monti Lucretili https://parcolucretili.it
[5] CAI 316 Valle Fico – Pratone (V. Stretta) – Parchilazio https://www.parchilazio.it/montilucretili-schede-18130-316_la_stretta_cai
[6] Fosso della Scarpellata. Origini e storia del complesso di ville romane https://parcolucretili.it/fosso-della-scarpellata-origini-e-storia-del-complesso-di-ville-romane/