Emeroteca della Commissione Boegan
Emeroteca on line della Commissione E. Boegan

Nella corso della lunga vita della Commissione E. Boegan si sono accumulati nei suoi archivi migliaia di ritagli di giornale riguardanti i vari aspetti del mondo sotterraneo.
Gli articoli messi in rete con un lungo lavoro di digitalizzazione e catalogazione coprono un arco di tempo di 119 anni, dal 1893 al 2012, e contengono indagini idrologiche, del turismo sotterraneo, delle scuole di speleologia e delle esplorazioni condotte dagli speleologi triestini in tutta Italia.

La Commissione Grotte Eugenio Boegan, organo della Società Alpina delle Giulie che da 136 anni si dedica allo studio del mondo ipogeo, mette a disposizione del pubblico il nuovo servizio di consultazione della sua emeroteca con oltre 4000 articoli che coprono un centinaio di anni di cronache speleologiche. Un enorme archivio di notizie raccolte nel corso della sua lunga attività in Friuli Venezia Giulia e in diverse località italiane e staniere diventa consultabile liberamente on line.

L’Emeroteca
Nella corso della lunga vita della Commissione Grotte si sono accumulati nei suoi archivi migliaia di ritagli di giornale riguardanti i vari aspetti del mondo sotterraneo del Friuli Venezia Giulia, venendo così a costituire un corpus archivistico di tutto rispetto.
Corpus che è stato via via poi implementato dall’arrivo di raccolte fatte dai vari soci – Eugenio Boegan, presidente della Commissione dal 1904 al 1939, Alessandro Bongardi, bibliotecario dell’Alpina nella seconda metà del secolo testé trascorso, Carlo Finocchiaro, presidente della Commissione per oltre un trentennio, Antonio Iviani, Giuseppe Baldo, Egizio Faraone, Giulio Perotti per citarne solo alcuni – per cui nel secondo decennio di questo secolo la raccolta ha superato le parecchie migliaia di unità.
Il materiale cartaceo costituito di articoli di giornali da sempre stampati su carta di poco valore facilmente deteriorabile è stato catalogato, digitalizzato e messo on line.
Gli articoli messi in rete, che coprono un arco di tempo di 119 anni andando dal 1893 al 2012, contengono non solo la storia della speleologia regionale ma altresì quella delle indagini idrologiche, del turismo sotterraneo, delle scuole di speleologia e delle esplorazioni condotte anche in altre regioni.

Catalogazione e digitalizzazione
Il lavoro di riordino del cospicuo materiale è stato realizzato dalla dottoressa Nadia Danelon che, grazie ad un tirocinio promosso dall’Università degli Studi di Trieste, ex articolo 63 della legge regionale 9 agosto 2005 n.18, lo ha svolto in quasi mille ore di lavoro, distribuite fra il febbraio e l’agosto 2016.
In questo periodo la dottoressa Danelon ha riorganizzato tutto il materiale depositato, realizzando 19 registri cartacei numerati secondo l’ordinamento delle cartelle e dei faldoni originali.
Buona parte di questo materiale è stato quindi da lei digitalizzato e ed ora è stato inserito sul sito della Commissione Grotte.
La collezione attualmente si compone di 140 gruppi, conservati in 33 faldoni e 20 contenitori diversi (buste, fascicoli, plichi, scatole) di cui sono stati catalogati i primi 90; il tutto attualmente occupa alcuni metri lineari della biblioteca sociale.

L’inserimento on line
Il lavoro di inserimento ha richiesto un certo tempo perchè è stato svolto contestualmente all’aggiornamento tecnico del sito.
Nel database che è stato realizzato e messo in rete, per ogni elemento digitalizzato sono indicati numero d’ordine, autore e tipologia del documento, testata giornalistica, data dell’articolo schedato, titolo, indicazioni sul contenuto, persone e località citate.
La Commissione E. Boegan sta svolgento un’importante azione di condivisione dei dati, a partire dal 2007 con la pubblicazione di oltre 5000 foto conservate nell’archivio fotografico che oggi sono più di 18’000, e nello stesso anno con la pubblicazione del Catasto Storico delle Grotte, aggiornato poi nel 2016, con informazioni su 8457 cavità a cui sono associate 25.393 bibliografie in continua implementazione.
L’emeroteca ora si affianca agli archivi informatizzati della Commissione, dalle Pubblicazioni sociali a Progressione, Atti e Memorie, Biografie di speleologi scomparsi, Archivio fotografico, Catasto storico, Biblioteca digitale ecc.

La consultazione
E’ possibile eseguire la ricerca utilizzando vari filtri.
Gli argomenti su cui è possibile condurre indagini sono centinaia, ad esempio alla voce “Timavo” troviamo 236 articoli, mentre sono 200 quelli concernenti il monte Canin e 161 quelli riguardanti la Grotta Gigante. Ma nella raccolta si trovano anche documenti relativi alle ricerche eseguite al di fuori dei confini regionali: 28 riguardano il monte Alburno in Campania, 76 il monte Cronio in Sicilia, un centinaio la Spluga della Preta nel Veneto, altri quindi la Toscana, la Calabria, la Puglia e così via.

L’emeroteca ora digitalizzata e messa a disposizione della collettività, non è però un archivio chiuso, morto.
E’ una creatura dinamica, che prevede anche un arricchimento con l’inserimento dell’eventuale materiale antico o recente proveniente da ulteriori ricognizioni negli archivi o frutto di nuove donazioni.

Link all’Emeroteca della Commissione E. Boegan
https://www.catastogrotte.it/emeroteca

Notizia di Pino Guidi

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