Il Pozzo Etrusco di Perugia rappresenta una delle più imponenti opere idrauliche dell’antichità etrusca, unendo archeologia, ingegneria antica e storia urbana nel cuore dell’Umbria.


Pozzo Etrusco di Perugia: storia e caratteristiche archeologiche

Il Pozzo Etrusco di Perugia, situato nel centro storico della città, è una testimonianza tangibile della capacità ingegneristica degli Etruschi.

Scavato nel III secolo a.C., il pozzo etrusco si distingue per la sua profondità di circa 37 metri e per la monumentalità della struttura, realizzata interamente in blocchi di travertino posizionati a secco, senza utilizzo di malta.

La copertura a falsa cupola, ancora intatta, rappresenta un esempio di ingegneria antica che continua a suscitare interesse tra archeologi e studiosi di archeologia e ingegneria antica.

Il pozzo etrusco aveva una funzione vitale: garantire l’approvvigionamento idrico della città anche in caso di assedio, dimostrando così la lungimiranza nella gestione delle risorse da parte della civiltà etrusca.

Questo aspetto è centrale per comprendere il ruolo delle infrastrutture idrauliche nell’urbanistica antica e nel controllo del territorio.


Ingegneria antica e gestione delle risorse idriche

La struttura del Pozzo Etrusco di Perugia evidenzia una raffinata conoscenza delle tecniche costruttive e delle dinamiche idrogeologiche.

Il pozzo etrusco, ancora oggi funzionante, è alimentato da tre polle sorgive perenni che assicurano un flusso costante d’acqua.

I rilievi speleologici più recenti hanno permesso di stimare il volume complessivo del pozzo etrusco in circa 424 metri cubi, corrispondenti a una capacità massima teorica di 424.000 litri d’acqua.

Questi dati sottolineano l’importanza dell’archeologia speleologica nello studio delle cavità artificiali e delle infrastrutture idrauliche antiche.

L’analisi archeologica e speleologica del pozzo etrusco offre spunti preziosi per la comprensione delle tecniche di costruzione e della gestione delle risorse idriche nell’antichità, temi centrali per la ricerca archeologica e per la valorizzazione del patrimonio sotterraneo urbano[1].


Archeologia urbana: la riscoperta e la valorizzazione del Pozzo Etrusco

Dimenticato per secoli, il Pozzo Etrusco di Perugia è stato riscoperto e oggi è visitabile all’interno di Palazzo Sorbello, a pochi metri da Piazza IV Novembre.

La valorizzazione del pozzo etrusco rientra in un più ampio progetto di tutela e promozione delle cavità artificiali e delle opere di ingegneria antica presenti nel sottosuolo delle città italiane.

L’apertura al pubblico consente di apprezzare da vicino le tecniche costruttive etrusche e di riflettere sull’importanza delle cavità artificiali nella storia urbana e nell’archeologia.

La presenza del pozzo etrusco nel cuore di Perugia rappresenta un elemento chiave per la conoscenza della civiltà etrusca e per la promozione di percorsi di visita che integrano archeologia, storia e ingegneria antica.

L’interesse crescente verso il patrimonio ipogeo testimonia il valore della ricerca archeologica e speleologica per la comprensione delle dinamiche storiche e urbanistiche delle città italiane[1].


Pozzo Etrusco: un patrimonio da studiare e proteggere

Il Pozzo Etrusco di Perugia si conferma come uno degli esempi più significativi di ingegneria antica e di cavità artificiali in Italia.

La sua importanza per l’archeologia urbana e per la storia della gestione delle risorse idriche è riconosciuta sia dagli studiosi che dal pubblico.

Il pozzo etrusco, grazie anche alle indagini speleologiche e archeologiche, continua a offrire nuove informazioni sulla civiltà etrusca e sulle tecniche costruttive dell’epoca.

La valorizzazione del pozzo etrusco e delle altre cavità artificiali rappresenta una sfida e un’opportunità per la ricerca archeologica e per la promozione del patrimonio culturale dell’Umbria e dell’Italia centrale[1].

Fonti

[2] Pozzo etrusco – Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Pozzo_etrusco
[3] Pozzo Etrusco, la memoria dell’acqua – Unica Umbria https://www.unicaumbria.it/storia-e-storie/pozzo-etrusco-la-memoria-dellacqua/
[4] Il Pozzo Etrusco di Perugia – Umbria Antica Festival https://www.festivalumbriantica.it/umbria-antica/etruschi/pozzo-etrusco-sorbello-perugia/

Glossario dei termini tecnici e meno comuni dell’articolo sul Pozzo Etrusco di Perugia

1. Copertura a falsa cupola

Definizione:
Struttura architettonica realizzata sovrapponendo progressivamente anelli di pietre leggermente aggettanti verso l’interno, fino a chiudere lo spazio superiore, senza l’uso di una vera volta.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«La copertura a falsa cupola, tipica di molte tombe etrusche, è stata oggetto di studio durante le recenti esplorazioni speleologiche nella necropoli di Cerveteri.»
(Fonte: Articolo su esplorazioni archeologiche in contesti etruschi)


2. Travertino

Definizione:
Roccia calcarea porosa, di colore chiaro, utilizzata fin dall’antichità per la costruzione di edifici e infrastrutture, apprezzata per la sua resistenza e lavorabilità.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«Durante la visita alla cava, i partecipanti hanno potuto osservare le tecniche di estrazione del travertino impiegate fin dall’epoca romana.»
(Fonte: Report su escursioni speleologiche in cave storiche)


3. Polle sorgive

Definizione:
Sorgenti d’acqua naturale che emergono dal sottosuolo, spesso responsabili dell’alimentazione di pozzi, fontane o corsi d’acqua sotterranei.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«Le polle sorgive individuate durante la mappatura della grotta alimentano un piccolo lago sotterraneo, fondamentale per l’ecosistema ipogeo.»
(Fonte: Resoconto di esplorazione speleologica in grotte con presenza d’acqua)


4. Rilievi speleologici

Definizione:
Attività di misurazione, documentazione e rappresentazione grafica delle cavità sotterranee, finalizzata alla creazione di mappe dettagliate e alla raccolta di dati scientifici.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«I rilievi speleologici effettuati nel complesso carsico hanno permesso di aggiornare la planimetria e scoprire nuovi rami della grotta.»
(Fonte: Articolo su campagne di rilievo in grotte italiane)


5. Cavità artificiali

Definizione:
Spazi sotterranei creati dall’uomo per scopi diversi (idraulici, minerari, abitativi, religiosi), distinti dalle cavità naturali per la loro origine antropica.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«Le cavità artificiali di origine etrusca sono state oggetto di una campagna di esplorazione e studio da parte del gruppo speleologico locale.»
(Fonte: Notizia su ricerche archeologiche e speleologiche in ambito urbano)


6. Speleologia

Definizione:
Disciplina scientifica che si occupa dell’esplorazione, studio e documentazione delle cavità sotterranee, sia naturali che artificiali.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«Il corso nazionale di speleologia ha visto la partecipazione di numerosi appassionati, impegnati in esercitazioni pratiche e lezioni teoriche.»
(Fonte: Annuncio di corsi e attività formative in ambito speleologico)


7. Urbanistica antica

Definizione:
Studio e organizzazione degli spazi urbani nelle civiltà del passato, con particolare attenzione alle infrastrutture, alla viabilità e alla gestione delle risorse.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«Durante il convegno, si è discusso dell’influenza delle cavità artificiali sull’urbanistica antica delle città etrusche e romane.»
(Fonte: Resoconto di eventi e conferenze su archeologia urbana)


8. Idrogeologia

Definizione:
Branca della geologia che studia la distribuzione, il movimento e le proprietà delle acque sotterranee.

Esempio di utilizzo su Scintilena:
«L’indagine idrogeologica ha permesso di individuare nuove risorgive all’interno del sistema carsico esplorato dal gruppo speleologico.»
(Fonte: Articolo su studi idrogeologici in grotte e cavità)


Nota: Gli esempi sono formulati in base a temi e linguaggi ricorrenti nelle pagine di Scintilena, come risulta dai contenuti disponibili sul sito www.scintilena.com.

Fonti
[1] www.scintilena.com https://www.scintilena.com