Uno studio evidenzia l’importanza del guano nella dinamica biologica delle grotte

Il guano come indicatore dei servizi ecosistemici

Uno studio pubblicato nel 2021 da Tercia e collaboratori ha analizzato il ruolo del guano di pipistrello nella composizione e nella dinamica della biota nelle grotte, mettendo in evidenza il suo valore come indicatore del funzionamento dei servizi ecosistemici.

La ricerca ha interessato cinque grotte, localizzate in gran parte nella Caatinga brasiliana, un ambiente semi-arido caratterizzato da un’elevata biodiversità.

Il guano, prodotto dall’accumulo degli escrementi dei pipistrelli, è una fonte di nutrienti fondamentale per l’ecosistema sotterraneo.

Questo materiale organico favorisce lo sviluppo di comunità microbiche e di invertebrati specializzati, che a loro volta influenzano la struttura trofica delle grotte.

Lo studio ha dimostrato che le variazioni nella deposizione del guano possono fornire indicazioni utili sulla stabilità delle colonie di pipistrelli e sulla loro funzione ecologica.

Le specie di pipistrelli analizzate nello studio

I ricercatori hanno condotto un’indagine approfondita sulla fauna di pipistrelli presente nelle grotte esaminate, concentrandosi in particolare sulle specie appartenenti alle famiglie Phyllostomidae, Emballonuridae, Mormoopidae, Molossidae e Natalidae.

Per l’analisi dei dati, l’attenzione è stata posta su popolazioni di pipistrelli insettivori, tra cui Pteronotus gymnonotus e Pteronotus personatus, noti per il loro ruolo nella regolazione delle popolazioni di insetti.

La ricerca ha incluso il monitoraggio della biomassa di insetti consumati e della produzione di guano, al fine di comprendere la correlazione tra dieta, abbondanza di individui e depositi organici.

Il guano si è rivelato una testimonianza diretta della presenza e delle attività di queste specie, permettendo di stimare le fluttuazioni delle loro popolazioni all’interno delle grotte.

Dinamiche di deposizione del guano e dimensioni delle colonie

Uno degli aspetti principali dello studio è stato il monitoraggio della deposizione del guano nel tempo. I ricercatori hanno registrato variazioni significative nelle quantità accumulate, con tassi compresi tra 0 e 738,3 g/m² ogni 96 ore.

In alcune aree, lo strato di guano ha raggiunto uno spessore di 15 cm in pochi mesi, evidenziando l’impatto della densità delle colonie sui depositi organici.

Le stime della popolazione di pipistrelli presenti nelle grotte hanno mostrato una notevole variabilità, con colonie comprese tra 10.000 e 100.000 individui.

Queste fluttuazioni sono state messe in relazione con fattori ambientali e con la disponibilità di risorse trofiche all’esterno delle grotte, influenzando indirettamente il ciclo dei nutrienti all’interno dell’ecosistema ipogeo.

Impatto ecologico del guano e controllo degli insetti

L’analisi condotta dai ricercatori ha evidenziato che, nonostante non vi siano differenze significative nel consumo di insetti tra le specie studiate, la produzione di guano ha permesso di quantificare indirettamente il loro contributo al controllo delle popolazioni di artropodi.

I pipistrelli insettivori giocano un ruolo cruciale nell’equilibrio ecologico, riducendo la pressione esercitata dagli insetti sulle colture e sulle foreste. La deposizione di guano fornisce, inoltre, un substrato ricco di nutrienti per la crescita di comunità microbiche e per l’alimentazione di numerose specie di invertebrati cavernicoli.

Quali organismi beneficiano dei depositi di guano?

Il guano rappresenta una risorsa essenziale per molte forme di vita cavernicole. Tra gli organismi che ne traggono beneficio vi sono:

• Batteri e funghi decompositori, che trasformano la materia organica in nutrienti disponibili per altri organismi.

• Insetti e artropodi cavernicoli, come coleotteri e diplopodi, che si nutrono direttamente del guano o delle comunità microbiche che lo colonizzano.

• Predatori specializzati, come ragni e pseudoscorpioni, che si alimentano degli invertebrati associati ai depositi di guano.

Lo studio ha confermato che il guano di pipistrello rappresenta un elemento chiave nella catena trofica delle grotte e contribuisce al mantenimento della biodiversità negli ecosistemi sotterranei. La sua presenza può essere utilizzata come indicatore ecologico per valutare lo stato di salute delle popolazioni di pipistrelli e, di conseguenza, dell’intero ambiente ipogeo.

Conclusioni e prospettive future

L’indagine condotta da Tercia e collaboratori fornisce dati significativi sull’importanza ecologica del guano nei sistemi sotterranei.

La relazione tra abbondanza di pipistrelli, deposizione di guano e dinamiche trofiche suggerisce che il monitoraggio di questi depositi possa essere un utile strumento per comprendere meglio le variazioni delle popolazioni di chirotteri e degli organismi cavernicoli a esse associati.

Gli autori dello studio sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per approfondire il ruolo del guano in diversi contesti ecologici, valutando in particolare il suo contributo ai cicli biogeochimici e il suo impatto sugli ecosistemi esterni alle grotte.