Le grotte sono come le case, ci accolgono, ci riparano e in esse possiamo trovare i comfort necessari per sostare fin quando lo vogliamo. Pensando all’ambiente ipogeo si pensa subito ad un ambiente silenzioso, ma quale altro ambiente non lo è se non sollecitato da noi esseri viventi? Infatti in grotta si può ascoltare il fruscio di una corrente d’aria (là dove arriva) o il rumore dell’acqua che scorre e che cade dalle stalagmiti, ma per il resto… per il resto anche in grotta i suoni si possono creare come in qualsiasi altro ambiente.
Mi è venuto in mente ciò quando in grotta, urtando per caso su delle sottili concrezioni ho sentito come dei suoni, particolari e piacevoli, ed ho pensato che solo con quel materiale e in quel luogo si potesse generare un fenomeno simile. Suoni puri, più acuti e cristallini quelli delle formazioni sottili, più cupi quelli delle più grandi, senza altri strumenti o interventi artificiali oltre al riverbero o ad altri effetti naturali e allo stillicidio che trasporta il carbonato di calcio, goccia dopo goccia, lo stesso che forma le stalattiti che pendono dalla volta o le stalagmiti che si levano dal suolo.

Suonare in grotta significa infrangere il silenzio di cristallo, violare uno spazio ignoto ed enigmatico, lasciarsi alle spalle regole e certezze, per tornare alle origini del rapporto Uomo-Natura.

Walter Maioli, nato a Milano nel 1950, è un artista poliedrico, compositore e flautista, ricercatore specialista in “archeologia, archeoacustica e musica” o paleorganologia. Da oltre trent’anni applica le ricerche sulle origini degli strumenti musicali e la musica più antica (anche preistorica) mai tramandata dalla notazione per farla conoscere nel mondo. Uno dei più suggestivi lavori di Walter Maioli si intitola “Caverne sonore”, ed è un cd prodotto da “Il Centro del Suono” (Soundcenter production). Si tratta di suoni naturali per una musica realizzata percuotendo con le mani o con appositi batacchi, per non intaccarle, le stalattiti e le stalagmiti delle grotte di Toirano e di Borgio Verezzi in Liguria, sotto la supervisione delle guide speleologiche.

Altra nota musicista e compositrice è Mariolina Zitta che tra il 1996 ed il 1997 ha inciso il CD “Perle di grotta – La musica delle stalattiti”, per il quale si è avvalsa della preziosa collaborazione di Giovanni Dentella, noto speleologo ligure.
Mariolina ha potuto effettuare le registrazioni soltanto dopo aver richiesto e ottenuto il permesso dalle autorità italiane del luogo che tutelano il patrimonio turistico e ambientale. Tali registrazioni si sono svolte sotto sorveglianza di guide speleologiche che hanno verificato che non si arrecasse alcun danno all’ambiente delle grotte.
Eccovi un assaggio di una delle sue performance del 2010 registrata nelle grotte di Borgio.

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