La Taramburla è la grotta principe dell’areale di Caprauna – Alto (CN), Piemonte, salita alla ribalta delle cronache nel 1981 quando alcuni speleologi di Ormea rimasero intrappolati per tre giorni al suo interno in seguito ad una piena straordinaria, fortunatamente senza alcuna conseguenza; è stata esplorata per oltre 30 anni da gruppi piemontesi e liguri, perlopiù dal Gruppo Speleologico Alassino. Presenta 4 ingressi (204, 227, 228 e 284 PI/CN), ha uno sviluppo di circa 3km ed un dislivello di poco superiore a -200m; alterna sale concrezionate e gallerie levigate, tratti fossili e tratti attivi che originano da due sifoni. Questi sono alimentati dagli assorbimenti della soprastante “conca” delimitata grossomodo dalla dorsale monte Armetta (1759 m) monte Dubasso (1543m). L’acqua attraversa prima il sistema Tequila bum bum – Foglie Volanti poi la Taramburla quindi viene a giorno nella Val Pennavaire, compiendo un dislivello sotterraneo di circa 700m!

Nel 1988 Serge Delaby, speleo-sub del gruppo speleologico C.S.A.R.I. di Bruxelles, esplorò in solitaria i primi metri dei due sifoni principali della Taramburla fermandosi cautelativamente in quanto alla sua seconda immersione in grotta. Dopo trent’anni il grande ed atteso ritorno di Serge coadiuvato questa volta da Nicolas Mouchart sempre dello C.S.A.R.I. di Bruxelles.

Domenica mattina Nicolas ha esplorato circa 80m di gallerie allagate fissando la sagola in prossimità di un restringimento; nel pomeriggio Serge ha individuato una diramazione sulla sinistra ed ha fissato la sagola all’imbocco di una galleria in salita sospendendo l’esplorazione per la diminuita visibilità; il lunedì mattina Serge ha effettuato la terza immersione esplorando altri tratti allagati, sia nella galleria principale che nella diramazione di sinistra fermandosi in entrambe i casi su restringimenti . Nelle tre giornate hanno esplorato oltre 100m di gallerie allagate senza approdare in tratti di grotta nota, un buon segno in quanto potrebbero essere dirette in settori di montagna ancora vergini; non ci resta che attendere la restituzione dei dati di poligonale.

Tutto questo è stato possibile grazie all’Amministrazione Comunale e alla Pro Loco di Caprauna che hanno appoggiato il progetto ed hanno reso disponibile la sala polivalente per vitto, alloggio e logistica materiali.
Un ringraziamento particolare agli speleologi intervenuti dal Piemonte e dalla Liguria, nonché da Bruxelles: Serge, Nicolas, Fausto, Roberto, Raffaella, Lorenzo, Bartolomeo, Franco, Alessandro, Maurizio, Carlo, Paolo, Grazia, Marco, Alberto, Jacopo, Stefania, Valentina, Manuela, Elisabetta, Gianluca, Alessandra.

Il coordinatore del progetto
Roberto Chiesa
(Speleo Club Tanaro – Garessio)

foto - Roberto Chiesa
foto Roberto Chiesa
Serge Delaby - Nicolas Mouchart
foto Roberto Chiesa
foto Roberto Chiesa
foto Valentina Balestra
foto Valentina Balestra
foto Roberto Chiesa
foto Roberto Chiesa
foto Valentina Balestra

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