In Calabria, grazie ad un accordo tra le parti, per allertare il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico sarà sufficiente chiamare il 118 e richiedere l’intervento del CNSAS.

Lo stesso 118 SUEM in caso di interventi in montagna ed in zone impervie, attiverà nell’emergenza, le squadre del soccorso alpino.

Il numero unico, entrato in vigore da pochi giorni, al momento è valido solamente per la provincia di Cosenza, pertanto riguarda le stazioni alpine Pollino e Sila, nonchè la stazione speleo Calabria.

Il Presidente Luca Franzese, soddisfatto, in una nota, fa sapere che è chiaramente intenzionato ad estendere a tutte le province calabresi, l’accordo tra il CNSAS Calabria ed il 118.

Nota della Scintilena:

Il molte altre zone d’Italia, se chiamate il 118 e chiedete l’intervento del CNSAS vi mandano il maresciallo dei Carabinieri con i mocassini, che chiamerà gli infermieri con gli zoccoli da corsia e una ambulanza con il letto da ospedale con le ruote e il portaflebo e le squadre dei vigili del fuoco SAF CAF SUV GNORP e la Protezione Civile con Bertolaso e una mezza dozzina di escort. I più sfortunati potrebbero essere raggiunti dall’elicottero dei Vigili del Fuoco che proverà ad atterrare in forra. Una volta ad uno che ha chiamato il 118 è arrivato anche la benedizione Urbi et Orbis del Papa in mondovisione da San Pietro.

Se avete un incidente in montagna o in grotta, chiamate esclusivamente il CNSAS Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico ai numeri che tutti gli speleologi dovrebbero avere nel libretto del Soccorso e seguite le istruzioni che sono riportate nel libretto. Se non avete il libretto contattate il delegato del CNSAS della vostra regione: www.soccorsospeleo.it

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