Cercando di mettere un pó d’ordine, pubblichiamo un riassunto cronologico delle fasi salienti dell’imponente operazione di soccorso che si sta portando avanti in Baviera. La cronologiá é stata ricostruita in base ai comunicati ufficiali del soccorso tedesco tradotti da Leda Monza e da Andrea Scatolini, ai comunicati ufficiali del CNSAS e agli articoli comparsi di volta in volta sulle testate giornalistiche on line:

Cronologia
Sabato 7 giugno
Nella giornata di sabato un gruppo di tre speleologi era entrato nella grotta Riesending-Schachthöhle, scoperta nel 1995 ed esplorata fino a -1148m ed ha 19,2 km di sviluppo, in Baviera, la piú profonda della Germania.
A -960 metri di profonditá, a tre chilometri e mezzo dall’ingresso una scarica di pietre ha colpito alla testa uno di loro, trauma cranico e ferita seria. Lo speleologo sviene e poi si riprende.
Per dare l’allarme uno dei tre si avvia all’uscita e salendo incontra altri due speleologi, uno lo accompagna verso l’uscita mentre uno raggiunge il ferito.

Domenica 8 giugno
Quello che é uscito ha impiegato una decina di ore per arrivare in superficie
Verso mezzogiorno viene viene dato l’allarme.
I soccorritori tedeschi chiedono immediatamente aiuto agli speleologi degli Stati vicini.
Verso le 16 CNSAS italiano mette in preallerta i soccorritori italiani.
in grotta entrano 5 primi soccorritori tedeschi, sul posto arrivano anche i soccorritori svizzeri e iniziano a stendere i primi metri di cavo telefonico ma ci sono problemi con le comunicazioni interne.
Nessuno sa delle condizioni del ferito.
Ufficialmente il CNSAS non é coinvolto, ma iniziano a partire dall’Italia come ‘turisti osservatori’ i primi tecnici italiani.

lunedí 9 giugno
La base logistica esterna viene spostata presso una caserma dei vigili del Fuoco tedeschi dove c’é il collegamento telefonico. L’ingresso della grotta non é raggiungibile con l’elicottero e l’ultimo tratto di avvicinamento viene fatto a piedi.
In grotta sono entrati 52 tecnici tedeschi e 28 tecnici austriaci che stendono una linea telefonica fino a -300 dove allestiscono un campo interno.
Sul luogo sono presenti, non ufficialmente, anche gli svizzeri e i primissimi italiani.
Voci dicono che il ferito é in coma, ma le notizie giungono all’esterno con 12 ore di ritardo.
Nel pomeriggio i tecnici svizzeri entrano in grotta e danno il cambio ai tedeschi, il medico é entrato in grotta ma non ha ancora raggiunto il ferito, si teme per l’ipotermia del ferito.
Ore 19.30 – A 36 ore dall’incidente, il ferito é stato raggiunto da un infermiere che puó prestare le prime cure sommarie, il medico non é ancora arrivato e il ferito non é stato ancora stabilizzato. Entra una squadra di soccorritori svizzeri con un kit di primo soccorso. Il medico é molto stanco e non é ancora arrivato sul posto.

martedí 10 giugno
Nella nottata escono i primi soccorritori che hanno raggiunto il ferito.
ore 8.20 Arrivano le prime notizie positive, il ferito é in grado di alzarsi e può stare in piedi per brevi momenti. In mancanza di un parere medico, il ferito non si puó spostare.
ore 12.30 i soccorritori annunciano che potrebbero portare a termine il recupero in tre – quattro giorni, entro la fine della settimana.
I forestali abbattono gli alberi nei pressi della grotta per consentire l’atterraggio dell’elicottero.
il medico tedesco entrato da 36 ore non é in grado fisicamente di arrivare sul ferito in tempi brevi e ha necessitá di riposo, viene fatto entrare un medico austriaco che dovrá raggiungere il ferito.
Nel pomeriggio il Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), sulla base di accordi internazionali di mutuo soccorso già in essere, ha richiesto il supporto dei tecnici di soccorso speleologico del CNSAS la cui competenza e preparazione è apprezzata in tutto il mondo.
L’Italia ha immediatamente risposto inviando 18 tecnici specializzati nel recupero ad alta profondità che stanno dando il massimo sostegno alla gestione del soccorso.
Nel caso venga richiesto, 20 tecnici specializzati – appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana – sono pronti a partire per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l’estrema profondità e complessità, è presumibile si protrarranno per diversi giorni.
ore 17.30 gli svizzeri hanno raggiunto il luogo dell’incidente e messo in opera il sistema di comunicazione Cavelink che permette l’invio di SMS. Il ferito é stabile.
Il medico austriaco con una squadra di svizzeri non ha ancora raggiunto il ferito, si spera che arrivi entro la mezzanotte.
Si fanno stime sui tempi di recupero in circa 6 giorni, ma si teme per il meteo dei giorni successivi che potrebbe portare piogge forti e allagamenti di zone della grotta dove sono stati allestiti 5 campi interni di appoggio.
I 18 soccorritori italiani sono fuori dalla grotta e per rallentamenti burocratici non possono entrare in azione, ma aiutano nelle operazioni logistiche esterne. Manca una richiesta ufficiale delle autoritá tedesche.

Mercoledí 11 giugno
ore 7.50
Il delegato del soccorso tedesco Stefan Schneider comunica che una squadra italiana con un medico è entrata in grotta e ha raggiunto il terzo bivacco. I soccorritori auspicano che il medico riesca a raggiungere per mezzanotte l’infortunato.
Un neurochirurgo tedesco, Michael Petermeyer, si da disponibile per effettuare una operazione in grotta, ma mancano totalmente informazioni sullo stato effettivo del ferito, perché il primo medico austriaco é fermo al bivacco 3 bloccato insieme agli svizzeri, mentre il secondo medico accompagnato dagli italiani lo sta raggiungendo, proseguiranno tutti verso il ferito. Nel frattempo due squadre italiane hanno sostituito i primi 400 metri di corde e rifatti gli armi dei primi pozzi e steso un nuovo cavo telefonico per un collegamento vocale.
Il ferito dovrebbe aver superato la fase critica delle prima 24/48 ore dall’incidente.
ore 19.35
Gli italiani e i medici italiano e svizzero hanno raggiunto il ferito con un tempo molto inferiore del previsto. lo stabilizzano, chiedono farmaci specifici e dicono che é trasportabile.
Il sistema. cavelink é finalmente funzionante fino al luogo dove si trova il ferito.

Giovedí 12 giugno
Squadre di tedeschi, svizzeri, italiani e austriaci sono al lavoro lungo tutta la grotta per predisporre il recupero con la barella. Il ferito é in cura e non appena le sue condizioni saranno migliorate si inizierá il recupero.
Le condizioni meteo che prevedono forti piogge sono sotto controllo, ma non si teme per allagamenti della grotta che ha molti punti asciutti in cui l’acqua non puó arrivare. Anche il soccorso rumeno é in preallarme e da sisponibilitá per il suo intervento.
Ore 19.30
Dopo quattro giorni il Governo Federale Tedesco chiede aiuto al CNSAS per le operazioni di soccorso nella grotta Rienseding – Schachthöhle. Numerosi Tecnici Specializzati per interventi in profondità in partenza da Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia , Liguria e Toscana. Già quattro squadre italiane sono entrate in azione nelle scorse ore per risolvere situazioni particolarmente urgenti. Fra l’altro, una squadra italiana è riuscita per prima a portare sul ferito un medico del CNSAS specializzato in soccorso medicalizzato in ambiente ostile e ad aiutare un medico austriaco che era rimasto bloccato a -700 portando anch’esso sul ferito.
Il CNSAS italiano, in accordo con il Governo Federale Tedesco, ha assunto la direzione delle operazioni in grotta.

Venerdí 13 giugno
Ore 9.47
Il maltempo sopra Untersberg impedisce i voli di rifornimento con l’elicottero fino alla grotta a causa di una densa cappa di nubi.
Ore 12.30
il CNSAS sta realizzando una linea telefonica fino all’infortunato per permettere le comunicazione vocale e non solo via messaggi.
Ad assistere il ferito, fermo a -980 metri, ora si trovano sei tecnici italiani, tra cui un medico. Con loro anche otto speleologi svizzeri e un medico austriaco. Sul fondo della grotta sono in arrivo ulteriori tecnici del CNSAS, che daranno il cambio alla squadra medica ora al lavoro. Dall’Italia sono arrivate ulteriori squadre del CNSAS, entreranno in grotta nel primo pomeriggio se le condizioni meteo permetteranno agli elicotteri il trasporto fino all’imbocco dell’abisso. Le condizioni del ferito – secondo quanto riportato dai medici – sono critiche ma stabilì.
Alcune delle corde poste dai soccorritori per la progressione hanno già dovuto essere sostituite per la precoce usura dovuta all’uso intensivo in questi giorni. Nella notte l’elicottero non ha potuto volare a causa delle avverse condizioni meteorologiche.
Meteo – Anche per oggi sono previsti rovesci ma non intense precipitazioni.
Parallelamente alla comunicazione via Cave-Link (comunicazione dati) è stato steso un cavo che permette anche la comunicazione verbale tra le varie squadre e il centro di coordinamento esterno.
A supporto delle operazioni sono in arrivo dall’Italia altri 15 soccorritori. Delle squadre svizzere sono allarmate e pronte ad intervenire.
Un medico di Monaco è entrato in grotta per dare il cambio ad uno dei due medici che al momento sono accanto al ferito.
Ore 18.30
18 tecnici attrezzisti CNSAS e un medico italiano sono entrati in grotta, si teme per le condizioni meteo, in prossimitá dell’ingresso é stato portato un container che fa da base logistica avanzata.
Ore 17.28
E’ iniziato il recupero del ferito con la barella.
Il CNSAS ha iniziato la movimentazione del ferito immobilizzato a meno 980 m dall’ingresso. I tecnici del Soccorso Speleologico Svizzero, che hanno ultimato l’attrezzamento in prossimità della barella, si sono uniti ai tecnici italiani che la stanno evacuando.
La speciale barella dovrà essere trasportata lungo pozzi, strettoie e meandri per superare gli oltre 3500 m che la separano dall’esterno.
Nuove squadre di tecnici speleosoccoritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sono in arrivo dall’Italia per sostiuire i primi uomini accorsi, alcuni dei quali sono in attività in grotta da oltre 60 ore.

Sabato 14 giugno
ore 12
Dall’interno della grotta l’infortunato riferisce di stare bene durante le fasi di trasporto e manda i suoi saluti alla famiglia. Uno dei tratti impegnativi e’ stato superato.
Per trasportare il ferito verso il bivacco 5 e oltre, attraverso la “lange Gerade”, ci sono volute circa 11 ore. L’intera cavità è stata suddivisa a settori e i soccorritori attualmente al lavoro per preparare i vari tratti e pronte a trasportare il ferito sono 54-60.
Nel frattempo una squadra italiana dopo essersi riposata e’ pronta a proseguire il trasporto verso il bivacco 4. Le varie squadre italiane tedesche austriache e svizzere operanti nel recupero possono rimanere in contatto tra loro grazie al cavo telefonico steso nei giorni precedenti.
I voli con l’elicottero non sono regolari a causa della fitta nebbia.
In serata sono stati superati alcuni pozzi e il ferito si trova a -900.

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