Oltre il Colle – Monte Arera – Prealpi Bergamasche
E GIUNZIONE FU!

Esattamente nell’estate 2002 un trio di fortunati scopriva casualmente un buco naturale in miniera che veniva visionariamente definito “l’igresso alto della Laca di Müradei”. La grotta, chiamata Abisso dei Due Increduli, sarebbe diventata ben altro nel corso degli anni, ma in fondo la definizione, pur essendo parziale, era tutt’altro che falsa.

Molti e concordanti indizi ci avevano confermato la fattibilità della cosa.
Finalmente, dopo un lunga sequenza di falsi allarmi, si è realizzato l’evento che turbava i nostri sonni da anni.

Nella giornata dello scorso Sabato, una squadra composta dal sottoscritto, Tiziano Ambrosioni e Devis Magri (GS Cai Lovere) è entrata alla Laca di Müradei, con intenzioni bellicose (stavolta SI FA!).
Dopo alcuni utili lavoretti di sistemazione del percorso, i tre si sono così trovati di fronte al laminatoio soffiante di -270 che aveva fermato le esplorazioni 2 settimane fa.
Grazie a un po’ di lavoro di allargamento, il terzetto ha superato il laminatoio, affacciandosi su un saltino arrampicabile e scendendo un successivo pozzetto. La saletta, raggiunta poco prima della mezzanotte, era la stessa che era stata esplorata in risalita lungo i rami degli Zombie, nell’Abisso dei Due Increduli.
Era esattamente il posto in cui io e Renzo Gaiti avevamo deciso a suo tempo che non valeva più la pena di continuare a salire partendo da -500, con tempi di avvicinamento eterni, ed era il caso invece di riprendere in mano le esplorazioni ai Müradei, ferme da diversi anni.
L’emozione del momento, storico per noi, era davvero tanta. L’onore del primo contatto Müradei-Increduli è stato riservato al prolifico Tiziano.
Dopo essere scesi tutti a toccare con mano il miracolo, io e Devis siamo andati ad affacciarci sul Pozzo Basilio, cosa che ci costerà un antipatico spalmamento di fango. Il ritorno è stato dedicato alle operazioni di topografia, cui si è aggregato Giovanni Merisio (S.C. Orobico Cai BG), che ci ha raggiunti giusto in tempo per affacciarsi anche lui su quell’estremo lembo di Increduli.

La lentissima e sonnolenta uscita si è protratta fino alle 9 della mattina di Domenica.

In neonato sistema Increduli-Müradei totalizza circa 3300 metri di sviluppo rilevato, mentre il dislivello è rimasto invariato (634m).
Il punto di confluenza è a -433 (quota relativa Increduli) e-277 (quota relativa Müradei).
La nuova via di accesso al fondo degli Increduli non è molto più agevole rispetto alla via classica, però si risparmiano circa 150 metri di dislivello e dovrebbero esserci meno problemi di percorribilità in caso di abbondanza d’acqua. La cosa sarà da valutare meglio in base alle prove pratiche.
Questa è la giunzione più “profonda” registrata da sempre in bergamasca e comincia a delineare la concreta possibilità di pensare concretamente in termini di “Sistema Carsico Arera”, cosa che finora era rimasta nel campo delle (benché ragionevoli) ipotesi.

Ero personalmente molto curioso di verificare la corrispondenza dei dati topografici, visto il gran numero di battute e le notevoli difficoltà “ambientali” di molti passaggi..
I primi risultati (da verificare) darebbero un errore in quota di circa 13 metri e in pianta di circa 4 metri.
A parte la soddisfazione per l’indubbia buona qualità complessiva, il dato di errore planimetrico (fin troppo preciso) è probabilmente, almeno in parte, frutto di fortunate compensazioni casuali, visto che siamo decisamente al di sotto degli errori tipici strumentali, cui bisogna aggiungere l’errore dei posizionamenti GPS degli ingressi, già da solo potenzialmente più alto dell’errore rilevato.

Un doveroso ringraziamento a tutti quelli che, nel corso degli anni, hanno fatto la loro parte per raggiungere quest’obiettivo.

In particolare, negli ultimi mesi hanno dato un grande contributo il GGM (soprattutto Davide e Valeria), lo SC Orobico (Giovanni, Antonella e Catia i più assidui) e il GS Cai Lovere (Devis) . Ovviamente non potevano mancare i compari/confratelli del GEC Genepì, oltre a tutti i soci del GS Bergamasco Le Nottole, che coordina le ricerche nell’area e qualche cane sciolto.

Vedremo di festeggiare e celebrare adeguatamente l’evento. E’ chiaro che organizzeremo prima o poi una bella traversata, meteo permettendo, che non mancherà di lasciare indelebili ricordi (ed ematomi) nei fortunati partecipanti.
Anche questa, così come sono sempre state le esplorazioni, sarà aperta senza formalità a chiunque voglia partecipare.

Giorgio Pannuzzo
Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole.

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