Tecnologia subacquea all’avanguardia per svelare i misteri della grotta Shulgan-Tash

Un importante progetto di esplorazione scientifica è stato avviato nel distretto di Burzyan, nella Repubblica del Bashkortostan, dove un drone subacqueo è stato calato nelle acque del Lago Blu per indagare una sezione inesplorata del sistema sotterraneo della grotta Shulgan-Tash.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la documentazione completa di uno dei siti archeologici e geologici più rilevanti della regione degli Urali.

Tecnologia avanzata per l’esplorazione sotterranea in sicurezza

Il veicolo subacqueo senza pilota è stato progettato e realizzato dall’ingegnere di Ufa Yaroslav Litvinov, specialista della società “Elettronica” e già coinvolto nella creazione della parte interattiva del complesso museale Shulgan-Tash. Lo sviluppo del drone ha richiesto otto mesi di lavoro intenso e numerose immersioni di prova per garantirne l’affidabilità e la sicurezza operativa. Il progetto ha ricevuto il supporto finanziario della direzione del Gruppo di Aziende “Elettronica” e della riserva museale “Grotta Shulgan-Tash”.

Dotato di un cavo di 200 metri collegato a generatori di corrente, il veicolo può rimanere indefinitamente sott’acqua, permettendo esplorazioni prolungate. Questa stessa caratteristica, però, richiede all’operatore una guida particolarmente attenta per evitare che il cavo si impigli nelle rocce sommerse.

Primi risultati dell’esplorazione del sistema carsico

Nel primo giorno di operazioni, il veicolo subacqueo ha percorso 36 metri attraverso un tunnel roccioso prima di fare ritorno alla riva. Questa immersione di prova ha evidenziato le difficoltà del percorso, caratterizzato da curve strette e massi sporgenti dalle pareti del corridoio.

L’obiettivo iniziale è la messa a punto dell’intero sistema, il passaggio sicuro dei primi metri del percorso e la verifica delle capacità del dispositivo. Dopo il successo della prima immersione, gli obiettivi saranno ampliati, includendo il raggiungimento di una profondità di 100 metri. È prevista anche una verifica delle funzionalità dei tentacoli del drone, che saranno testati recuperando un artefatto simile a una mandibola umana individuato durante un’immersione di prova.

La collaborazione con esperti subacquei

Il primo giorno di operazioni ha visto la partecipazione di Alexander Khizhnyak, considerato il miglior subacqueo della Russia e soccorritore di classe internazionale proveniente da Ufa. Khizhnyak si è immerso dopo il dispositivo per osservare direttamente come il drone affrontasse le curve e i passaggi stretti, fornendo consigli preziosi all’operatore su come evitare errori durante l’attraversamento del tunnel.

Non è la prima volta che questo speleosubacqueo lavora nel Lago Blu. Nel marzo 2019, insieme a un team di subacquei specializzati in grotte provenienti da Ekaterinburg e Samara, si era immerso a profondità maggiori. La prima immersione fu un successo, ma durante la seconda un subacqueo perse la vita a bassa profondità. Khizhnyak osserva che la grotta Shulgan-Tash protegge i suoi segreti, respingendo gli esseri umani.

“Oggi disponiamo di molte attrezzature moderne che possono rendere sicuro questo tipo di lavoro”, afferma Khizhnyak. “Ritengo che l’immersione di droni o il lavoro in combinazione con un drone darà risultati migliori. La vita umana viene prima di tutto. La storia ha dimostrato che, anche senza problemi con l’attrezzatura, un’immersione può concludersi in tragedia.”

Il significato storico e mitologico del sito

Il Lago Blu, menzionato nei miti come porta d’accesso al regno di Shulgan, è una sorgente di tipo vocluse. Il fiume Shulgan nasce ai piedi dell’omonima montagna e, a cinque chilometri dalla Kapovaya, scompare sottoterra nella grotta Sumgan (grotta di Ozhiganov). Scorrendo nel sottosuolo, in tempi antichi ha formato la grotta Shulgan-Tash, per poi scendere ancora più in profondità, tracciando un percorso tortuoso attraverso un tunnel roccioso. L’acqua, dopo aver attraversato la cavità carsica della grotta, risale in superficie formando il Lago Blu.

Attualmente, la lunghezza della parte esplorata della grotta Shulgan-Tash è di 3 km. Tuttavia, le sue sezioni sommerse con possibili sifoni rimangono sconosciute a causa della difficoltà di accesso. Gli specialisti ritengono che la scienza moderna debba privilegiare la sicurezza, che può essere garantita utilizzando sistemi automatizzati per l’esplorazione.

Digitalizzazione e preservazione del patrimonio culturale

Il museo-riserva “Grotta Shulgan-Tash”, nell’ambito del lavoro di conservazione e documentazione degli antichi disegni della grotta, ha effettuato una scansione laser delle cavità conosciute, permettendo di creare un modello digitale tridimensionale del sito. I risultati di questo lavoro possono essere apprezzati dai visitatori del museo Shulgan-Tash, dove sono esposti i principali reperti: copie esatte delle più significative raccolte di immagini rupestri, create da artisti francesi sulla base dei materiali di digitalizzazione del monumento. Nella stessa sala con il facsimile è presentata una mappa-schema esatta della grotta, ridotta mille volte, con l’indicazione delle sue sale e dei luoghi dove si trovano i disegni antichi.

Prospettive future dell’esplorazione

Come ha sottolineato il direttore del museo-riserva Favzil Malikov, la spedizione nel Lago Blu non è limitata da vincoli temporali. L’immersione e lo studio della parte subacquea della grotta saranno condotti gradualmente, estendendo progressivamente la portata delle esplorazioni. Per ora, il dispositivo sta imparando a muoversi attraverso uno stretto tunnel con ostacoli e a vedere in acque torbide.

“Il lavoro procede. Non siamo alla ricerca di sensazionalismo”, ha dichiarato Malikov. “L’obiettivo futuro è esplorare la parte subacquea della grotta, digitalizzarla e ottenere una mappa unificata di Shulgan-Tash. È un lavoro che richiederà più di un anno. Ma penso che sarà realizzato con l’aiuto di entusiasti come Yaroslav Litvinov, senza timori per la vita delle persone, utilizzando dispositivi senza pilota.”

Innovazione tecnologica al servizio dell’archeologia

Questa iniziativa rappresenta un perfetto esempio di come la tecnologia moderna possa essere applicata alla ricerca archeologica e geologica, permettendo di esplorare in sicurezza ambienti altrimenti inaccessibili o pericolosi per gli esseri umani. L’integrazione di droni subacquei, scansioni laser e modellazione digitale sta aprendo nuove frontiere nella documentazione e preservazione del patrimonio culturale e naturale, consentendo agli scienziati di svelare segreti che sono rimasti nascosti per millenni.

La combinazione di queste tecnologie non solo facilita l’esplorazione fisica degli spazi, ma contribuisce anche alla creazione di archivi digitali dettagliati che possono essere utilizzati per la ricerca scientifica e la divulgazione al pubblico, rendendo accessibili a tutti questi siti di eccezionale valore storico e naturalistico.

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