Un set completo di strumenti gravettiani rinnovano la conoscenza del Paleolitico in Europa centrale

Ritrovamento e contesto archeologico a Stránská Skála

Nel sito di Stránská Skála, in Repubblica Ceca, un gruppo di archeologi ha portato alla luce un kit di sopravvivenza risalente a 30.000 anni fa.

Il rinvenimento è avvenuto all’interno di una piccola cavità naturale.

La stratigrafia del Paleolitico superiore ha restituito punte di lancia, coltelli, raschietti e utensili realizzati in osso e avorio di mammut.

La scoperta aggiunge nuovi dati alle ricerche sui Sapiens in Europa centrale. Stránská Skála, già nota per i suoi depositi preistorici, conferma l’importanza delle cavità naturali come rifugi stabili. Il kit indica inoltre l’uso elaborato di risorse distanti decine di chilometri.

Tecnologia e artigianato nel Paleolitico superiore

Gli strumenti in pietra mostrano un grado di perfezione sorprendente per l’era glaciale.

Le punte di lancia presentano ritocchi fini. I raschietti erano impiegati per lavorare pelli e fibre vegetali.

I coltelli, con lame sottili, suggeriscono attività di taglio e scarnificazione. L’uso di osso e avorio di mammut rivela abilità avanzate nell’intaglio di materiali duri.

Le tecniche di produzione rispecchiano la conoscenza delle materie prime.

Il kit paleolitico dimostra che i Sapiens organizzavano catene di approvvigionamento complesse.

Le materie prime, infatti, provengono da aree lontane decine di chilometri.

Reti di scambio e mobilità dei cacciatori-raccoglitori

Lo studio condotto da Chlachula et al. (2025) evidenzia come gli antichi gruppi gravettiani avessero reti di scambio già strutturate.

Le materie prime in loco includono selce, ossidiana e avorio. Questi materiali arrivano da fonti geografiche molto distanti.

Il fenomeno sottolinea la mobilità stagionale e gli scambi culturali tra le comunità Sapiens.

I dati suggeriscono che il cacciatore-raccoglitore tipo non operava in isolamento. Esistevano scambi periodici, con gruppi che condividevano tecniche e risorse. Stránská Skála diventa così un nodo chiave in questa rete preistorica.

Significato del ritrovamento per l’archeologia preistorica

La cassetta degli attrezzi preistorica fornisce un quadro dettagliato della vita quotidiana nel Paleolitico.

Ogni elemento del kit è stato studiato per capire ruoli e funzioni. Le punte di lancia chiariscono le strategie di caccia.

I raschietti e i coltelli documentano le attività di lavorazione della pelle. Gli utensili ossei indicano la capacità di sfruttare materiali alternativi.

Il ritrovamento arricchisce il panorama della Preistoria e dell’archeologia preistorica in Europa centrale.

Gli studiosi possono ora confrontare Stránská Skála con altri siti gravettiani. Lo studio sulle cavità naturali come rifugi stagionali si amplia.

Impatto delle ricerche future nel Paleolitico europeo

L’indagine proseguirà con analisi di laboratorio su usura e tracce residue.

Saranno eseguite datazioni più precise tramite radiocarbonio. Inoltre, si prevede un confronto tra Stránská Skála e altri siti di età simile.

Le prossime pubblicazioni punteranno a chiarire l’evoluzione tecnologica dei Sapiens.

La scoperta rafforza l’importanza delle ricerche sul Paleolitico superiore. Stránská Skála conserva così un patrimonio scientifico cruciale per l’archeologia e lo studio dell’Antichità.

Fonti:

doi:10.1007/s41982-025-00228-z

https://link.springer.com/article/10.1007/s41982-025-00228-z