Esce in questi giorni per i tipi della Federazione Speleologica Veneta e della SSI, la quarta edizione de “L’Acqua che Berremo” dedicata agli acquiferi carsici veneti.  Il volume è stato curato dalla redazione di Speleologia Veneta (Gasparetto, Sauro, Ceradini, Ferrarese, Baroncini) e contiene, oltre alla parte generale curata da Mario Vianelli, scritti di importanti carsologi e speleologi veneti.

Il volume è diviso sostanzialmente in tre parti con la parte generale che è rimasta inalterata rispetto alla precedente edizione, la seconda parte contenente articoli specifici sugli acquiferi veneti : L’acqua dei Lessini Orientali di Ugo Sauro, L’area carsica del Faedo-Casaron di Paolo Mietto, Gli acquiferi della  Val Brenta di Monica Celi, L’altopiano di Fosses, Altopiani Ampezzani di Paolo Mietto, Gli acquiferi degli altopiani Bellunesi di Alberto Riva e Francesco Sauro.

La terza parte esplica l’attività sul territorio, da parte delle strutture della Federazione Speleologica Veneta, d’informazione e didattica, informazione importantissima proprio per gli obiettivi di conservazione e gestione degli acquiferi carsici, bene da tutelare e conservare con la massima attenzione. Strutture quali i laboratori di biospeleologia di ricerca e, caso unico specificatamente costruito e dedicato alla didattica quale quello di Nervesa ,  musei creati nel contesto veneto.

Questa terza parte è corredata dagli articoli su: Il laboratorio didattico di biospeleologia “A. Saccardo” di Domenico Zanon, Il sentiero carsico e laboratorio al Bus della Genziana di Vladimiro Toniello, Il Laboratorio di  biospeleologia sotterranea di Villa Papadopoli di Vladimiro Toniello, Il laboratorio di Biologia sotterranea di Verona di Gianfranco Caoduro,  La grotta di Monte Capriolo di Andrea Ceradini (Grotta turistica gestita dai gruppi speleo Veronesi) ed infine Il Museo dell’Acqua di Asiago.

La presentazione di questo volume che riteniamo importante per tutta la speleologia nazionale avverrà durante il prossimo incontro di Negrar.

Paolo Gasparetto

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