Una escursione speleologica finita in tragedia e la chiusura definitiva della grotta

Nel 2009, John Edward Jones, un giovane di 26 anni, si avventurò con alcuni amici nella Nutty Putty Cave, una grotta lunga 430 metri situata nello Utah, USA, frequentata fino ad allora da Boy Scout e altri ragazzi in cerca di avventure.

John intendeva esplorare una sezione stretta conosciuta come il “Birth Canal”.

Purtroppo, un errore di valutazione lo portò a entrare con la testa in avanti in uno stretto cunicolo in discesa, credendo fosse il percorso giusto.

L’Errore Fatale

John, strisciando con la testa in avanti attraverso il tunnel estremamente stretto in discesa, si trovò intrappolato.

Il passaggio misurava solo 25 x 46 centimetri e si trovava a circa 120 metri dall’ingresso della grotta.

Nel tentativo di tornare indietro, lo spazio confinato rese impossibile il movimento, e John rimase bloccato in una posizione invertita.

L’Allarme e i Soccorsi

Quando la famiglia di John si rese conto della sua scomparsa, chiamò immediatamente i soccorsi.

Fu lanciata un’operazione di salvataggio di massa che coinvolse quasi 100 soccorritori.

Nonostante gli sforzi, la strettezza del tunnel e la posizione precaria di John crearono sfide insormontabili.

I soccorritori lottarono per raggiungerlo abbastanza velocemente, poiché la sua posizione invertita stava mettendo un’enorme pressione sul suo cuore.

Il Tragico Epilogo

Dopo essere rimasto intrappolato per 27 ore, John subì un attacco cardiaco fatale nelle prime ore del mattino.

A causa dei rischi legati al recupero del corpo, le autorità decisero di lasciarlo sul posto. In memoria di John, la grotta fu chiusa permanentemente.

Furono utilizzati esplosivi per allargare lo spazio intorno alla sua posizione, e l’ingresso fu sigillato con cemento per prevenire futuri accessi.

La Chiusura della Grotta

La chiusura della Nutty Putty Cave fu una decisione presa per garantire la sicurezza di futuri frequentatori incauti.

La grotta, nota per i suoi passaggi stretti, rappresentava un rischio significativo.

La tragica storia di John Edward Jones serve come monito solenne dei pericoli legati all’esplorazione speleologica.

Un Ricordo Indelebile

La storia di John è rimasta impressa nella memoria collettiva come un esempio dei rischi che gli esploratori affrontano.

La sua ultima dimora è rimasta indisturbata per 15 anni, un tributo silenzioso alla sua passione per l’avventura e alla sua tragica fine.

La vicenda di John Edward Jones nella Nutty Putty Cave è un ricordo doloroso delle insidie che possono nascondersi nelle avventate gitarelle in grotta senza l’accompagnamento di speleologi.

La chiusura della grotta e la decisione di lasciare il corpo di John sul posto sono state misure necessarie per prevenire ulteriori tragedie.

La sua storia continua a essere un monito per tutti coloro che si avventurano nelle profondità della terra, ricordando l’importanza della sicurezza e della preparazione in ogni esplorazione.