Due settimane fa, mentre rientrava la fruttuosa spedizione in Filippine, partiva il primo gruppo di quella successiva, con destinazione Chiapas. Quattro italiani e due spagnoli, determinati a frugare ancora nel fitto della selva El Ocote, in un posto che ha finora regalato tante emozioni: l’Ombligo del Mundo.
Per gli amici, e per i pochi habitué che ormai ci tornano per la terza, quarta volta, è semplicemente l’ombelico. Un baratro che si apre nel cuore della foresta, a più di nove ore di cammino dall’ultimo posto abitato. Un anno fa, durante la spedizione di aprile, proprio lì era stata trovata una nuova grotta ricca d’acqua. La zona è estremamente carsificata, quindi del tutto priva d’acqua in superficie.
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