Nell’ambito della campagna promossa da Club Alpino Italiano, con la sua Commissione Centrale per la Speleologia, la Società Speleologica Italiana, la Commissione Centrale per la Tutela dell’Ambiente Montano e Federparchi per promuovere una serie di eventi che abbiano come argomento un tema caro agli speleologi, ovvero “L’acqua che berremo”, la sezione di Forlì del CAI e lo Speleo Club Forlì organizzano una serata con la partecipazione di Sandro Sedran (S-Team) che presenterà una serie di immagini e filmati per testimoniare come il mondo speleologico ha da sempre a cuore il tema dell’acqua.

Venerdì 26 settembre presso l’Urlo a Forlì, dalle ore 21:00.

La serata è patrocinata dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Forlì e dalla Federazione Speleologica della Regione Emilia Romagna e prevede l’intervento dell’Assessore all’Ambiente, Alberto Bellini e del Presidente della FSRER, Massimo Ercolani.

Verrà, inoltre, allestito uno punto inforativo della Società delle Fonti – Romagna Acque.

L’acqua, fondamentale per la vita di tutti noi, è anche alla base della formazione delle grotte, che scava, percorre, allarga, modifica. Talvolta si ferma e si deposita andando a formare estesi acquiferi carsici, per poi ritornare alla luce come fondamentale risorsa idropotabile. L’acqua che berremo è un titolo che guarda al futuro. Domani, le riserve idriche saranno abbondanti e di ottima qualità se noi oggi sapremo preoccuparci della loro integrità. Abbiamo bisogno di riprendere il discorso e ne dobbiamo parlare con tutti, nessuno escluso. La protezione e la salvaguardia delle acque, raccolte nelle grotte o in aree remote e impercorribili, sono compiti non affrontabili dalla sola speleologia organizzata. Tutti debbono farsene carico: i governi, la classe politica, le istituzioni i singoli cittadini.

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