Nell’ambito della Giornata mondiale dell’acqua il Club Alpino Italiano organizzerà durante il 2014 appuntamenti con l’obiettivo di far conoscere a tutti il mondo sotterraneo e l’importanza della conservazione degli ambienti naturali e delle montagne
Sabato 22 marzo 2014 si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, indetta dall’ONU con centinaia di eventi organizzati nelle nazioni, per ricordarci quanto sia essenziale l’acqua per la vita sulla Terra e quanto questa si leghi all’energia.
Il Club Alpino Italiano pone grande attenzione al problema della gestione dell’acqua che utilizziamo in vari modi: la beviamo, serve per cucinare, l’igiene, il tempo libero, nell’industria e nell’agricoltura, la incanaliamo per generare corrente elettrica …
L’acqua ricopre oltre il 70% del globo terrestre e costituisce la struttura delle piante e degli animali in una percentuale che va dal 60 al 97%.
Apparentemente così presente, da potabile è in realtà tra gli elementi più scarsi e ricercati. Sulla Terra oltre il 97 % dell’acqua è salata e della restante acqua dolce, circa 2/3 sono imprigionati nei ghiacci polari. Ecco quindi che l’acqua potabile disponibile per le esigenze dell’umanità è inferiore all’1% del totale.
La Commissione centrale per la speleologia del Cai, la Commissione centrale tutela ambiente montano del Cai e la Società speleologica italiana presenteranno l’edizione 2014 del progetto “l’acqua che berremo”, iniziativa avviata dalla Società Speleologica Italiana nel 2002 “anno internazionale delle montagne”.
Nell’ambito del progetto, durante il 2014 saranno organizzati appuntamenti in località diverse dell’Italia, con l’obiettivo di far conoscere al più ampio pubblico il mondo sotterraneo e l’importanza della conservazione degli ambienti naturali e delle montagne che li comprendono. Sezioni, Commissioni e Gruppi regionali saranno gli attori di queste iniziative con attenzione anche a sorgenti, fontane, acquedotti e potabilizzatori. Ci si muoverà sull’acqua, dal mondo sotterraneo alle nostre case, per conoscere meglio il ciclo dell’acqua e le straordinarie qualità fisico-chimiche di una sostanza insostituibile. Per il sodalizio è infatti necessario, aprendosi al mondo della scuola e soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, promuovere il valore della “cultura dell’acqua”, basata sul legame uomo-ambiente e sulle implicazioni sociali ed economiche della civiltà e dello sviluppo dell’umanità.
In questa ottica in primo piano c’è la tutela degli ambienti carsici, che dal lontano 1990 sono oggetto di studio da parte del Cai. Oltre all’ambiente ipogeo, nel quale si trovano cavità idriche e corsi d’acqua sotterranei, l’intento del Sodalizio è sottolineare l’interdipendenza del sottosuolo con l’ambiente di superficie, modellato sempre dall’acqua.
Con questa visione d’insieme che si rivolge al Sistema delle Aree protette è previsto il coinvolgimento di Federparchi, con la quale il Cai e SSI hanno firmato un protocollo di collaborazione il 1 giugno 2013 a La Spezia, interessati a promuovere attività di ricerca e studio volte alla conservazione, tutela e conoscenza degli ambienti carsici sotterranei e superficiali. Impegno trasversale che ha raccolto anche l’interesse del Comitato scientifico centrale del Cai.
Il progetto “l’acqua che berremo” si lega al progetto ONU “Acqua fonte di vita”, avviato nel 2005 con l’obiettivo di dimezzare, in 10 anni, a livello planetario, il numero delle persone che non hanno accesso all’acqua.
L’acqua è quindi fondamentale per l’ambiente naturale e la sua conservazione, ma anche per consentire la sopravvivenza ad ogni essere e garantire un’adeguata qualità della vita alle generazioni future. Il diritto all’acqua è un’emergenza vitale per ogni essere vivente e la lotta alla riduzione delle risorse del pianeta deve vedere impegnati tutti i popoli. Ne consegue la necessità che le istituzioni si dotino di strumenti legislativi efficaci alla tutela del mondo carsico e delle sue acque.

di Filippo Di Donato
(tratto da Lo Scarpone – http://www.loscarpone.cai.it)

Alla Giornata Mondiale dell’Acqua, in Italia aderisce contemporaneamente e in stretto contatto anche la Società Speleologica Italiana che sarà presente con il suo presidente Giampietro Marchesi alla presentazione a Milano presso la sede centrale del CAI.
La Società Speleologica Italiana promuoverà attraverso i gruppi aderenti e gli associati, una serie di iniziative a partire dal 23 Marzo 2014 ricadenti nella manifestazione “L’acqua che berremo”. NdR.

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