Si è inaugurata ieri alle ore 18 la mostra L’Acqua del Convento organizzata presso la prestigiosa Sala delle Pietre di Todi grazie al Gruppo Speleologico di Todi e gli Urban Divers. Grande successo di pubblico, numeroso in sala, ed interesse da parte delle autorità, degli studiosi e storici locali e dei giornalisti presenti.
La mostra è il primo risultato delle ricerche svolte presso pozzi e cisterne di cinque conventi di Todi: San Fortunato, Le Milizie, Montecristo, Le Lucrezie, Montesanto.
Scoperte, reperti, video e foto che dimostrano come i nostri tessuti urbani abbiano ancora molto da regalare e far scoprire e come la collaborazione fra gruppi possa regalare frutti interessanti. Hanno infatti collaborato fra loro per l’organizzazione:
– il Gruppo Speleologico di Todi e gli Urban Divers per le ispezioni, le ricerche d’archivio e la costruzione della mostra;
– l’Associazione Culture Sotterranee per la realizzazione dei filmati;
– l’Associazione Spazio Mare per il supporto tecnico nelle riprese subacquee;
– l’Associazione La Scintilena per la documentazione fotografica.
La mostra è stata possibile inoltre grazie al patrocinio del comune di Todi che con il suo Assessorato alla Cultura ha creduto all’idea progettuale e al supporto dell’Archivio Storico Comunale che ha fornito materiali e reperti.
L’evento ha ottenuto inoltre il patrocinio della FIPSAS, della SSI e della sua Commissione Cavità Artificiali.
Una parte della Sala delle Pietre è stata riservata alla storia del Gruppo Speleologico di Todi che festeggia quest’anno i suoi 40 anni di attività. Una postazione rimanda a filmati e foto che dimostrano come questo gruppo abbia fatto molto per la sua città, non solo per l’attività speleologica ed aggregativa ma soprattutto culturale ed anche di protezione civile. Non solo i corsi e le uscite in grotta, ma le mostre, i convegni fin’anche ad arrivare al terribile incendio del 1982 che vide i ragazzi del gruppo speleologico in prima fila nel trarre in salvo le persone.

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