Notizia di Graziano Ferrari
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e l’ARIN (Azienda Risorse Idriche Napoli) S.p.A. presentano il 30 dicembre 2010 alle ore 10.00 presso il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia (Bacoli – NA) l’evento celebrativo del bimillenario di un’opera pubblica legata all’acquedotto augusteo e documentata da un’iscrizione parietale.
Tale iscrizione, edita dal prof. Giuseppe Camodeca, storico epigrafista dell’Università Orientale di Napoli, commemora l’apertura di un condotto idraulico di collegamento con l’antico acquedotto augusteo e riporta la precisa data dell’evento: 30 dicembre del 10 d.C. Essa conserva anche il nome di Decimo Satrio Ragoniano, il più antico soprintendente alle acque pubbliche (Curator aquae Augustae) noto. Una datazione esatta al giorno è un caso raro in archeologia; la ricorrenza del bimillenario è quindi un’occasione eccezionale per sottolineare l’importanza del servizio idrico pubblico nell’antichità ed ai giorni nostri.
L’acquedotto augusteo traeva origine dalle sorgenti di Serino, attualmente in provincia di Avellino e, con un percorso in gran parte sotterraneo di 96 km giungeva fino alla Piscina Mirabile di Bacoli, dopo aver fornito acqua potabile a Pompei, Nola, Acerra, Napoli, Pozzuoli e Baia. Il tracciato dell’antico acquedotto è attualmente in gran parte sconosciuto e richiederebbe attente indagini speleologiche. Le sorgenti di Serino forniscono tuttora buona parte dell’acqua distribuita ad uso potabile da ARIN S.p.A.
L’iscrizione si trova all’interno di una galleria romana posta in località Scalandrone (Comune di Bacoli), pertinente al progetto di riorganizzazione della zona Averno-Lucrino disposta da Agrippa verso il 37 a.C. con lo scopo di realizzare il portus Julius, cioè il porto della flotta militare romana del Mar Tirreno. La galleria di Scalandrone era costituita da una rampa sotterranea lunga circa 200 m, che consentiva il collegamento fra il piano del lago Lucrino e l’area dell’attuale lago Fusaro, da cui si poteva giungere a Baia ed a Miseno. Attualmente è accessibile solo un tratto di circa 100 m, ed è interrotta da materiale di crollo e da riempimenti di materiali inerti di provenienza esterna.
Grazie al contributo finanziario di ARIN S.p.A., è stata realizzata una digitalizzazione dell’iscrizione e della cavità che la contiene, con l’impiego di strumenti laser-scan ed a luce strutturata. Dal modello tridimensionale dell’iscrizione, sono anche state realizzate due riproduzioni in grandezza naturale su materiale tufaceo, che saranno esposte nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei presso il Castello di Baia e nel Museo dell’Acqua di ARIN S.p.A. presso la sede di Via Scudillo (NA). In questo modo viene realizzato un primo importante passo verso la conservazione e la valorizzazione di questo straordinario bene culturale, posto in una cavità a rischio di degrado ed impossibile da rimuovere.
Le operazioni di rilievo sono state eseguite dalla società ASAstudio mentre la cavità è stata studiata e documentata da due esperti esterni: lo speleologo Graziano Ferrari e la naturalista Raffaella Lamagna. Infatti l’importanza della cavità non risiede esclusivamente nella presenza dell’iscrizione.
Il potenziale collegamento con uno dei tratti sconosciuti dell’acquedotto augusteo presenta notevolissime implicazioni di carattere speleologico ed archeologico. Inoltre la cavità mostra interessanti aspetti naturalistici, nonostante il degrado causato dall’uomo: sono infatti visibili mineralizzazioni secondarie del tufo dovute all’evoluzione della roccia tufacea; dal punto di vista biologico è presente una colonia di pipistrelli che si è rifugiata nella sezione più remota della cavità.
La presenza di questi predatori estremamente sensibili alle sostanze inquinanti ed alle situazioni di degrado è molto incoraggiante in un’area densamente popolata ma ancora ricca di valori ambientali come i Campi Flegrei.
PROGRAMMA
Moderatore Franco Mancusi
ORE 10.00 Saluto accoglienza delle Autorità:
1. Soprintendente Dott.ssa Jeanette Papadopulos
2. Presidente della Regione Campania On. Stefano Caldoro
3. Amministratore delegato di ARIN Dr. Maurizio Barracco
ORE 11.00: Illustrazione dell’antica opera pubblica: Prof. G. Camodeca
ORE 11.30 Presentazione della Riproduzione 3 D e della tecnologia impiegata: ASAStudio
ORE 11.45 L’esplorazione speleologica, aspetti naturalistici, prospettive: Dr. Graziano Ferrari, Dr.ssa Raffaella Lamagna
ORE 12.00 Svelatura dell’iscrizione FINALE CON TORTA DI COMPLEANNO PER I 2000 ANNI DELLA CAVITÀ (Fabrizio Mangoni) Al termine, su prenotazione, visita del Museo Archeologico dei Campi Flegrei con il direttore dott.ssa Paola Miniero.

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