Uno studio innovativo per la gestione delle risorse idriche nelle Prealpi Venete

Con il progetto “Tracciamento Val Frenzela 2024”, le acque dell’Oliero si colorano di verde, rivelando nuove informazioni sulle risorse idriche delle Prealpi Venete.

Questo progetto rientra nell’Accordo per la realizzazione di progetti di monitoraggio e studio degli acquiferi carsici dell’Altopiano dei Sette Comuni e del Massiccio del Grappa, che coinvolge l’ente gestore idrico ETRA Spa, ARPAV, il Gruppo Grotte Giara Modon di Valbrenta e l’Istituto Agrario Parolini di Bassano del Grappa.

Obiettivi del Progetto

Gli obiettivi principali di questo accordo sono l’approfondimento delle conoscenze sulle risorse idriche in questa parte delle Prealpi Venete, con particolare attenzione a quelle che forniscono acqua potabile.

Questa risorsa è fondamentale ma sempre più minacciata dal cambiamento climatico e dall’inquinamento.

Il Tracciamento del Torrente Frenzela

Nei mesi scorsi è stato attivato il primo progetto, finalizzato allo studio della circolazione carsica nella parte orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni in Veneto.

Questo studio si concentra sul tracciamento del torrente Frenzela, che si inabissa nel sistema carsico scomparendo completamente.

Al progetto collaborano anche il gestore acquedottistico Viacqua, il Servizio Geologico della Provincia di Trento e un gruppo di speleosubacquei impegnati nel prelievo di campioni all’interno del sistema delle Grotte di Oliero.

Fasi del Progetto

Inizialmente, per alcuni mesi, sono state studiate le condizioni idrologiche del torrente Frenzela e di alcune sorgenti alle pendici dell’Altopiano di Asiago.

Questo studio preliminare ha permesso di capire quali sarebbero state le condizioni migliori per immettere un tracciante idrogeologico.

Il tracciante scelto, la fluoresceina sodica, considerata innocua per l’uomo e l’ambiente, è stata immessa nel torrente Frenzela nel territorio del comune di Gallio, in un punto dove l’acqua entra nel sottosuolo.

Contestualmente, sono state monitorate una ventina di sorgenti e corsi d’acqua in Valbrenta, Valsugana e nella Valle dell’Astico per rilevare questa sostanza e altri parametri.

Risultati Preliminari

Dopo 20 giorni, il tracciante ha iniziato a fuoriuscire ad Oliero, inizialmente a concentrazioni percettibili solo dalla strumentazione e successivamente con concentrazioni che danno una colorazione verde dove il corso d’acqua è più profondo.

I primi risultati scientifici dell’indagine permettono di identificare meglio l’area di alimentazione dell’Oliero e di alcune delle altre sorgenti.

Inoltre, si può stimare la velocità dell’acqua nel sottosuolo: il calcolo approssimativo individua una velocità di percorrenza sull’ordine di 20-25 metri all’ora.

Applicazioni Pratiche

La ricerca e i dati sulle caratteristiche idrogeologiche che si stanno raccogliendo forniscono un utile supporto alla pianificazione della gestione dell’approvvigionamento idrico nell’area.

Ad esempio, nel caso di uno sversamento accidentale di sostanze pericolose, conoscere la velocità e la geografia del movimento dell’acqua nel sottosuolo permette di anticipare le misure necessarie alla gestione dell’emergenza e alla fornitura di acqua salubre e in quantitativi ragionevoli per il fabbisogno umano.

Coinvolgimento degli Studenti

La partecipazione dell’Istituto Agrario Parolini consente agli studenti di partecipare direttamente nel monitoraggio, con misure di portata, campionamenti, analisi di laboratorio ed elaborazione dati.

Questo coinvolgimento rappresenta un’opportunità formativa significativa per i giovani, che possono acquisire competenze pratiche e teoriche nel campo dell’idrogeologia.

Prossimi Passi

Lo studio proseguirà ancora per alcuni mesi e la sintesi completa dei dati ed elaborazioni sarà disponibile fra circa sei mesi.

Questo progetto rappresenta un passo importante verso una migliore comprensione e gestione delle risorse idriche nelle Prealpi Venete, contribuendo alla sostenibilità e alla sicurezza idrica della regione.

Il progetto “Tracciamento Val Frenzela 2024” rappresenta un importante contributo alla conoscenza delle risorse idriche delle Prealpi Venete.

Attraverso il monitoraggio e lo studio delle acque sotterranee, questo progetto fornisce dati preziosi per la gestione sostenibile delle risorse idriche, contribuendo alla sicurezza e alla qualità dell’acqua potabile nella regione.