Lavorare su una stazione spaziale, è stato il mio sogno di bambino.
Negli anni ’70 lo Spazio sembrava a portata di mano, i film e le serie di fantascienza non parlavano di futuri lontanissimi, a partire dalla fortunatissima serie “Spazio 1999”. Io ci speravo che il 13 settembre 1999 sulla Luna davvero ci sarebbe stata una stazione spaziale, e magari andarci a lavorare, se non proprio a viverci, mi sembrava una ipotesi davvero affascinante.

La corsa allo Spazio si è esaurita, insieme ai finanziamenti, ma il sogno dell’uomo di esplorare l’universo non ha mai smesso di ronzarmi in testa, e a 23 anni ho incominciato ad esplorare le regioni della notte senza stelle, le grotte.

Per uno strano scherzo del destino o una naturale evoluzione della futura esplorazione spaziale, grotte e stelle si incontrano nel progetto ESA CAVES, così lontani così vicini, molto più vicini di quanto si possa pensare. Talmente vicini da incontrare a Narni, a cento metri da casa mia, al raduno Speleonarnia 2015, Loredana Bessone, la donna delle stelle, dell’ESA CAVES. Qui, a casa mia, a due passi dall’Universo infinito.

ESA CAVES posta oggi una opportunità che ai miei tempi avrei preso al balzo, opportunità di lavoro e di crescita con l’ESA, Agenzia Spaziale Europea, per giovani laureati. Roba da far sognare.

Ecco le opportunità:
http://www.esa.int/About_Us/Careers_at_ESA/Young_Graduate_Trainee_Opportunities

…e grazie Loredana per farmi sognare 🙂

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