“Grotte della Grigna e del lecchese”, a cura di Alberto Buzio.
Autori Vari.
Ottobre 2008.
Editore Parco della Grigna e Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera.
Formato 17×24 cm. 288 pagine, tutte a colori. Prezzo 25 euro + 10 euro di contributo per eventuali spese postali in assicurata convenzionale, previo versamento della cifra complessiva di 35 euro sulla carta postapay n. 4023 6004 1671 5037 intestata a Buzio Alberto. Per ordinare il volume scrivete a alberto.buzio@fastwebnet.it, oppure a bos958@gmail.com. ATTENZIONE IL LIBRO SARA’ IN DISTRIBUZIONE AL CONVEGNO DI IMAGNA 2008. NON PRIMA!!

A 3 anni di distanza dall’uscita di “Lombardia Dentro” vol.1 che propone le maggiori grotte ed aree carsiche delle Province di Como. Bergamo, Sondrio e Varese, ecco finalmente stampato “Grotte della Grigna e del Lecchese. – Lombardia Dentro Vol. II.
La “parte del leone” tra le varie aree carsiche del lecchese la fa quella della Grigna Settentrionale o Grignone. Sono ormai 600 le cavità esplorate, studiate e censite su una superficie di soli 2 chilometri quadrati, occupati da questa area carsica, vero “bengodi” della speleologia regionale. In particolare negli ultimi 20 anni le conoscenze sul “lato oscuro del Grignone” sono aumentate in modo esponenziale. Sono ormai 39 le grotte esplorate per oltre cento metri di profondità. Nel frattempo proseguono ancora le esplorazioni nel “Complesso dell’Alto Releccio” un gruppo di 7 grotte collegate tra loro, tra le quali i noti abissi “W le donne” e “Kinder” E’ stato possibile raggiungere la profondità di quasi 1200 metri e rilevare complessivamente circa 13 km di percorsi noti. Quarta tra le undici grotte italiane profonda più di mille metri.
Nel lecchese esistono altre importanti aree carsiche: quelle della Grignetta, dei Piani di Bobbio, dei Piani di Artavaggio, che ospita l’abisso dei Campelli, che con i suoi – 483 rappresenta la più profonda del lecchese, escludendo la Grigna. Ultima area descritta nel volume è quella della Costa del Palio, quest’ultima a cavallo in parte con il territorio della Provincia di Bergamo. Essa ospita la “grotta della Maddalena”, seconda più lunga cavità del lecchese che con i suoi 10.320 m di percorsi rilevati delizia i suoi visitatori con torrenti interni, particolari morfologie, fugaci concrezioni e fossili, vestigia degli animali del territorio come si presentava decine di milioni d’anni fa, quando tutta l’area era ricoperta dal mare.
Il libro riporta i risultati delle esplorazioni compiute da decine di speleologi lombardi, ma non solo, a fine settembre 2008.

Alberto Buzio

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