Un tracciante fluorescente utilizzato per mappare il percorso delle acque sotterranee nelle Prealpi Venete
Monitoraggio delle risorse idriche: un progetto multidisciplinare
Un insolito spettacolo ha attirato l’attenzione in Valbrenta, dove il torrente Oliero si è colorato di un verde fluorescente.
Non si tratta di un evento naturale né di un fenomeno legato all’inquinamento, ma di un’iniziativa scientifica nell’ambito del progetto “Tracciamento Val Frenzela 2024”.
Promossa da Etra, Arpav, l’Istituto Agrario Parolini di Bassano del Grappa, il Consiglio di Bacino Brenta e il Gruppo Grotte Giara Modon, l’indagine mira a studiare il movimento delle acque sotterranee nelle Prealpi Venete.
La fluorescenza, che ha destato curiosità, è stata provocata dall’uso della fluoresceina sodica, una sostanza innocua per l’uomo e per l’ambiente.
Questo tracciante è stato rilasciato nel torrente Frenzela a Gallio, un corso d’acqua che, a un certo punto del suo percorso, scompare nel sottosuolo carsico.
Obiettivo: mappare percorsi idrici ancora sconosciuti
L’indagine punta a colmare lacune significative nella conoscenza del sistema idrico sotterraneo della zona.
Come spiegato da Jacopo Zannoni, presidente del Gruppo Grotte Giara Modon e docente dell’Istituto Parolini, “l’obiettivo è approfondire la comprensione delle risorse idriche delle nostre montagne, in particolare quelle che alimentano le sorgenti utilizzate per il consumo umano.”
Le informazioni ottenute consentiranno una gestione più efficace della risorsa idrica, sempre più minacciata dal cambiamento climatico e da potenziali fonti di contaminazione.
Il progetto si avvale anche del supporto di Viacqua Spa, che gestisce l’acquedotto in Valle Astico, e del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento, che ha fornito strumenti utili per il monitoraggio.
Tecniche utilizzate e primi risultati
La fluoresceina è stata rilasciata nel torrente Frenzela, che si infiltra nel sistema carsico sottostante. Il percorso del tracciante è stato seguito attraverso una rete di venti punti di controllo dislocati tra Valbrenta, Valsugana e Valle dell’Astico.
Dopo venti giorni dall’immissione, le sorgenti dell’Oliero hanno mostrato la presenza della sostanza, tingendo le acque di verde fluorescente.
L’osservazione e l’analisi del tracciante proseguiranno per alcuni mesi, con l’obiettivo di raccogliere una quantità significativa di dati utili a definire il comportamento delle acque sotterranee.
Coinvolgimento didattico degli studenti
Un aspetto distintivo del progetto è la partecipazione attiva degli studenti dell’Istituto Parolini di Bassano del Grappa, che hanno affiancato i tecnici nelle misurazioni e nell’analisi dei campioni.
Questa collaborazione rappresenta un’opportunità formativa per i giovani, che hanno potuto acquisire competenze pratiche in ambito idrologico e ambientale.
Gli studenti hanno contribuito alle rilevazioni di portata, ai rilievi sul campo e alle analisi di laboratorio. Secondo Zannoni, “il coinvolgimento dei ragazzi è un valore aggiunto del progetto, che unisce l’aspetto scientifico a quello educativo.”
La rilevanza delle sorgenti dell’Oliero
Le sorgenti dell’Oliero, tra le più importanti del Veneto per portata, rappresentano un punto strategico per la fornitura di acqua potabile gestita da Etra.
Questo rende ancora più cruciale lo studio del percorso delle acque sotterranee, soprattutto in relazione a possibili emergenze.
In caso di contaminazione accidentale, la conoscenza dei tempi di percorrenza e delle direttrici dell’acqua permetterebbe di adottare misure tempestive per proteggere la risorsa idrica.
Un investimento nella tutela dell’ambiente
Il progetto “Tracciamento Val Frenzela 2024” rappresenta un passo significativo nella comprensione del complesso sistema idrogeologico delle Prealpi Venete.
L’analisi dei dati raccolti non si limiterà a fornire indicazioni utili per la gestione delle risorse idriche, ma contribuirà anche a sensibilizzare le comunità locali sull’importanza della tutela ambientale.
I risultati definitivi dello studio saranno disponibili nei prossimi mesi e offriranno una base solida per future azioni di monitoraggio e intervento.
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