dalla pagina sociale del Museo di Montichiari (BS)

Nuove scoperte archeologiche sul monte Budellone: Neanderthal in Lombardia fra Prevalle e Montichiari

Martedì 17 giugno 2025, presso il municipio di Prevalle, si è tenuta una conferenza archeologica di grande interesse, dedicata agli scavi attualmente in corso sul monte Budellone. L’incontro ha rappresentato un momento di aggiornamento pubblico sullo stato delle ricerche e sui primi risultati emersi, che contribuiscono ad arricchire il quadro della presenza umana preistorica in Lombardia.

A illustrare l’importanza del sito e le metodologie adottate sono intervenuti il dott. Marco Baioni (direttore di scavo), il dott. Nicolò Fasser (responsabile scientifico) e il dott. Fabio Bona (direttore tecnico). Il progetto di ricerca vede una sinergia tra il Museo Archeologico della Valsabbia di Gavardo, l’Università degli Studi di Ferrara, il Comune di Prevalle e la Soprintendenza Archeologica di Bergamo e Brescia, rappresentata per l’occasione dalla dott.ssa Cristina Longhi.

La conferenza ha visto anche la partecipazione del sindaco di Prevalle e del rappresentante della Fondazione MAVS di Gavardo, a testimonianza del forte radicamento territoriale del progetto.

Tra gli aspetti più rilevanti emersi, spicca la testimonianza della presenza dell’Uomo di Neanderthal nel sito di Prevalle, inquadrabile cronologicamente nel Paleolitico medio (100.000–50.000 anni fa). Un dato tutt’altro che scontato: in Lombardia i siti di questo periodo sono ancora rari. Nel corso della conferenza sono stati citati anche altri importanti contesti preistorici della regione, come Monte Rotondo, Monte San Giorgio e Monte San Zeno a Montichiari, dove la frequentazione umana potrebbe risalire persino al Paleolitico inferiore.

La notizia è stata diffusa da molti quotidiani, ma soprattutto dal Museo Archeologico PAST di Montichiari, diretto da Paolo Chiarini, che è anche presidente del Gruppo Archeologico Monteclarense (GAM). Il legame tra le due aree – Prevalle e Montichiari – si rafforza così attorno a un filo comune: la riscoperta delle origini antiche dell’uomo in Lombardia.


Il quadro della presenza neandertaliana in Lombardia si inserisce in un contesto di ricerche più ampio, che coinvolge anche altre regioni italiane.

In Liguria, ad esempio, stanno proseguendo le indagini sulla presenza neandertaliana.

Proprio in questi giorni, dal 10 giugno 2025, è in corso una nuova campagna di scavo presso l’Arma delle Mànie, sull’altopiano omonimo nel Finalese. Le ricerche, dirette dal prof. Fabio Negrino dell’Università di Genova, vedono il coinvolgimento anche delle Università di Bologna e Montréal, in collaborazione con la Soprintendenza. Il sito, noto per i livelli musteriani e i ritrovamenti attribuiti ai Neanderthal, sta restituendo testimonianze e continua così a offrire dati preziosi sulla frequentazione paleolitica della Liguria.

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