Perché un manuale per lo studio delle cavità artificiali?
(Federazione Nazionale Cavità Artificiali)
 
L’Italia è uno scrigno di testimonianze storiche, architettoniche, archeologiche ed esiste un mondo sotterraneo, frutto di attività economiche e sociali, di vita quotidiana e di cultura, che generazioni di maestranze di cavatori e muratori hanno lasciato a testimonianza del proprio passaggio. Così come ha costruito in superficie, nel corso del tempo l’Uomo ha perforato il sottosuolo creando ‘spazi’ e lasciando architetture sostanzialmente integre, leggibili e pertanto studiabili, recuperabili e talora fruibili.
Le tipologie dei nostri ipogei, e la varietà di forme create, risultano tra le più varie che in Europa si possa rinvenire. Basti pensare ad alcune delle antiche civiltà che si sono avvicendate e influenzate nel nostro territorio: veneta, illirica, ligure, nuragica, sicula, etrusca, osco-umbra, picena, celtica, greca, romana, etc. Per non dimenticare l’influsso culturale, e conseguentemente architettonico, pervenuto dalle varie altre civiltà presenti sia nel Mediterraneo che nel continente europeo. Ma sia prima che dopo sono state prodotte opere sotterranee, ancora in corso d’evoluzione, per rispondere alle più differenti esigenze.
Se diamo uno sguardo al di fuori dell’Italia ci rendiamo poi conto che in ogni angolo del Mondo l’uomo ha lasciato e lascia le proprie impronte sotterranee nelle sue molteplici manifestazioni: le forme possono anche mutare, ma non la sostanza.
L’impennata tecnologica del Ventesimo secolo si è lasciata alle spalle antichi saperi di scalpellini, ha perso la cognizione dello scavo manuale e la cultura dell’acqua, che un giorno potrebbe tornare utile e già da oggi migliorerebbe le condizioni di vita in tante aree, anche italiane. Tali ‘saperi’ vanno quindi ricercati, studiati e recuperati.
Non sempre di facile percorrenza, gli ambienti sotterranei richiedono l’applicazione di un procedimento d’indagine che ne permetta lo studio, la comprensione e la catalogazione.
Ecco perché si è pensato di realizzare uno strumento di consultazione atto a fornire una panoramica sia sulle cavità artificiali, sia sulle indagini che si possono condurre. Soprattutto si è inteso fornire delle indicazioni sul modo di svolgere le operazioni esplorative e quindi di studio, presentando altresì l’aspetto giuridico, l’aspetto naturalistico e considerando adeguatamente i rischi.
Lungi dall’essere esaustivo, questo manuale desidera semplicemente mettere a disposizione di quanti intendano occuparsi di cavità artificiali l’esperienza di alcuni ricercatori e in particolare le difficoltà e il modo in cui le si è affrontate, e a volte risolte. Si sottolinea che attraverso il confronto con esperti di altre discipline è stato possibile ottenere le migliori soluzioni.
 
 
La Federazione Nazionale Cavità Artificiali è lieta di annunciare la pubblicazione del manuale sulle opere ipogee:
 
Notebooks on Medieval Topography (Documentary and Field Research), Edited by Stefano Del Lungo, No 5.
 
“Archeologia del sottosuolo. Lettura e studio delle cavità artificiali”
a cura di Gianluca Padovan
 
British Archaeological Reports International Series 1416, Anno 2005
 
 
GLI AUTORI
 
Chiara Aquino, Luigi Bavagnoli, Roberto Basilico, Matteo Bertulessi, Alberto Buzio, Rino Bregani, Paola Carità, Stefano Del Lungo, Guglielmo Esposito, Fabrizio Frignani, Umberto Gibertini, Fabrizio Masserini, Davide Mengoli, Chiara Nesti, Gianluca Padovan, Alessandro Pesaro, Klaus Peter Wilke, Domenico Zanon, Roberto Zorzin.
 
 
IL LIBRO IN CIFRE
Formato: A4
Pagine: 378
Figure b/n: 275
Capitoli: 28
Autori: 19
 
 
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John and Erica Hedges Ltd
British Archaeological Reports
7 Longworth Road
Oxford OX2 6RA, England
Tel:/Fax: +44(0)1865 511560
e-mail: publishing@barhedges.com

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