Un contributo speleologico alla conoscenza del cambiamento climatico
Cosa è UCC
“Underground Climate Change” (UCC) è un progetto speleologico nazionale di citizen science, avviato nel 2023, che mira a monitorare e studiare gli effetti del cambiamento climatico nelle grotte.
Al prossimo incontro speleologico di Borgio Subterranea dal 4 al 6 Aprile 2025 il prossimo step.
L’obiettivo è creare una rete di monitoraggi e una banca dati delle temperature dell’aria misurate nelle grotte, per interpretare scientificamente il riscaldamento in corso e le sue conseguenze sugli ecosistemi sotterranei e le riserve idropotabili.
Il mondo sotterraneo
Le rocce carbonatiche ed evaporitiche coprono il 13% delle terre emerse.
In questi ambienti si sviluppano le aree carsiche e le grotte, cruciali per gli ecosistemi fragili, le risorse idriche e le testimonianze storiche.
Le grotte sono collegate alla superficie e risentono dei cambiamenti climatici, rendendo il monitoraggio da parte degli speleologi fondamentale.
Il progetto UCC
UCC mira a comprendere il cambiamento climatico misurando e monitorando gli effetti negli ambienti sotterranei.
Studi recenti hanno registrato aumenti di temperatura in grotte alpine e francesi.
Il progetto punta a creare una rete omogenea e un protocollo standard per i monitoraggi, con il supporto di un Comitato Scientifico e collaborazioni internazionali.
Le azioni del progetto UCC
Il progetto si articola in sei azioni principali: recupero dei dati storici, definizione di linee guida standard, organizzazione dei dati in un database, definizione di grotte campione, verifiche dirette in grotta e analisi dei dati per individuare criticità e proporre azioni specifiche.
La raccolta dei dati
Sono state raccolte oltre 600 misure di temperatura in grotte italiane, con l’obiettivo di ottenere un quadro generale sulla termometria delle grotte.
Si stanno raccogliendo dati sui monitoraggi prolungati per ottenere serie storiche affidabili.
I dati preliminari mostrano un incremento di temperatura, più significativo vicino alla superficie.
Organizzazione e collaborazioni
Il progetto è coordinato da referenti regionali e collabora con l’Agenzia Italia Meteo e la Società Meteorologica Italiana.
Il coordinamento nazionale è curato da Tullio Bernabei, Antonio de Vivo e Leonardo Piccini.
Citizen science e coinvolgimento del pubblico
UCC coinvolge attivamente i cittadini nella raccolta dei dati, ampliando la rete di monitoraggio e sensibilizzando il pubblico sull’importanza del monitoraggio climatico sotterraneo.
Conclusione
Il progetto UCC rappresenta un’importante opportunità per la comunità speleologica e scientifica italiana di collaborare e contribuire alla comprensione del cambiamento climatico, fornendo dati utili per sviluppare strategie di mitigazione e adattamento.
Cosa è UCC
“Underground Climate Change” (UCC) è un progetto speleologico nazionale di citizen science, avviato alla fine del 2023, che mira a monitorare e studiare gli effetti del cambiamento climatico nel mondo sotterraneo, in particolare nelle grotte.
L’obiettivo è creare una rete standard di monitoraggi e una banca dati delle temperature dell’aria misurate nelle grotte, sia in passato che nel presente e futuro, per avviare interpretazioni scientifiche sul riscaldamento in corso e le sue conseguenze sugli ecosistemi sotterranei e le riserve idropotabili.
Il mondo sotterraneo
Le rocce carbonatiche ed evaporitiche, come calcari, dolomie, gessi e duomi salini, coprono il 13% delle terre emerse del pianeta.
In questi ambienti si sviluppano le aree carsiche e le grotte, oggetto di studio della speleologia.
Oggi sono conosciuti e mappati oltre 30.000 km di sistemi sotterranei naturali, alcuni dei quali superano i 2.000 m di profondità e i 500 km di estensione.
Questo “universo” buio rappresenta un territorio ancora in gran parte sconosciuto, con reticoli carsici ipotizzati fino a 1.000 volte più estesi di quanto attualmente noto.
Gli ambienti sotterranei sono cruciali per diversi motivi.
Rappresentano ecosistemi fragili e spesso sconosciuti, dove è possibile scoprire nuove specie e dove la microbiologia è ancora agli inizi.
Le grotte conservano testimonianze storiche e archeologiche di grande valore e sono fondamentali per le risorse idriche: tra il 2025 e il 2030, circa l’80% delle risorse idropotabili proverrà da aree carsiche, secondo la FAO.
Tuttavia, le grotte non sono immuni ai cambiamenti climatici in corso, e il monitoraggio di questi ambienti è compito degli speleologi, che possiedono le competenze tecniche e culturali necessarie.
Il progetto UCC
L’obiettivo generale di UCC è contribuire alla comprensione del cambiamento climatico misurando e monitorando l’entità e gli effetti di questo fenomeno negli ambienti sotterranei.
Ricerche e monitoraggi sono già in corso.
Nel settembre 2024, ricercatori dell’Università di Innsbruck hanno pubblicato uno studio su quattro grotte alpine, registrando un aumento della temperatura di 0,2 °C per decennio tra il 2000 e il 2020.
Dominique Genty, paleoclimatologo francese, ha rilevato un aumento di circa 1 °C negli ultimi 30 anni nella grotta di Villars in Dordogna.
Il Prof. Danilo Russo dell’Università Federico II ha documentato una risposta dei pipistrelli al riscaldamento climatico, con un aumento delle proporzioni corporee, migrazioni verso grotte a quote più elevate e maggiore mortalità.
Nonostante la necessità di monitorare il clima delle grotte sia presente da decenni, gli studi disponibili sono singoli, locali e spesso non confrontabili.
Mancano una rete omogenea e un protocollo standard, che sono tra gli obiettivi fondamentali di UCC.
Il progetto si avvale di un Comitato Scientifico per guidare la raccolta dei dati, assicurandone la validità scientifica.
È stato sviluppato un protocollo tecnico per standardizzare i monitoraggi, creando una rete di grotte monitorate.
Questo percorso potrebbe espandersi a livello internazionale, grazie alla collaborazione con comunità speleologiche estere.
I componenti del Comitato Scientifico
- Leonardo Piccini (Professore associato in Geomorfologia, Università di Firenze)
- Bartolomeo Vigna (Professore associato in Geologia Applicata, Politecnico di Torino)
- Raffaele Bruschi (Dottorando in Chimica e Biologia, Università di Trieste)
- Franco Catalano (Climatologo, ENEA, Roma)
- Marco Frassinelli (IT Architect)
- Ilaria Vaccarelli (Dottoranda in Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile, IUSS di Pavia/Università dell’Aquila)
Le azioni del progetto UCC
Il progetto UCC si articola in sei azioni principali:
- Recupero dei dati storici e moderni delle temperature dell’aria misurate nelle grotte, dagli inizi del ‘900 a oggi.
- Definizione delle linee guida per uno standard tecnico e scientifico da applicare in tutte le misurazioni future, con adeguamento di quelle esistenti.
- Organizzazione dei dati in un database consultabile e creazione di un sito web dedicato.
- Definizione di grotte campione rappresentative per regioni climatiche, altitudine e tipologia dei massicci carsici italiani, con installazione di stazioni di monitoraggio.
- Campagna di verifiche dirette in grotta, con misure delle temperature nelle cavità di cui esistono dati storici.
- Analisi e comparazione dei dati, con ipotesi sul riscaldamento sotterraneo in funzione dell’inerzia termica delle rocce, individuazione delle criticità e proposta di azioni specifiche.
La raccolta dei dati
La ricerca bibliografica ha già permesso di raccogliere oltre 600 misure di temperatura in grotte situate in Campania, Lazio, Liguria, Molise, Toscana e Veneto.
L’obiettivo è ottenere un quadro generale sulla termometria delle grotte italiane, alle varie latitudini e quote.
Questi dati, se confrontati con quelli del clima esterno, potranno indicare le variazioni di temperatura in grotta imputabili al riscaldamento globale.
In alcune situazioni sarà possibile confrontare le temperature sotterranee misurate nei primi decenni del ‘900 con quelle attuali.
Parallelamente, si stanno raccogliendo dati sui monitoraggi prolungati eseguiti in grotte italiane negli ultimi anni.
L’obiettivo è ottenere serie storiche sufficientemente lunghe da fornire indicazioni attendibili sulla risposta del clima sotterraneo ai cambiamenti climatici.
Al momento, sono stati analizzati preliminarmente i dati di alcune grotte del Piemonte, della Liguria e dell’Antro del Corchia in Toscana, dove esiste una serie storica della temperatura dell’aria dal 1997.
Queste serie mostrano un incremento di temperatura, particolarmente significativo nelle stazioni di misura più vicine alla superficie.
Organizzazione e collaborazioni
Il progetto è strutturato con referenti regionali che coordinano la ricerca dei dati storici e attuali, sensibilizzando le comunità locali e speleologiche sull’importanza del monitoraggio climatico sotterraneo.
UCC collabora con l’Agenzia Italia Meteo e la Società Meteorologica Italiana.
Il coordinamento nazionale è curato da Tullio Bernabei, Antonio de Vivo e Leonardo Piccini.
Presentazione ufficiale
Il progetto UCC è stato presentato ufficialmente al pubblico nel Novembre 2023 durante il raduno internazionale di Speleologia di Costacciaro.
Alla presentazione hanno partecipato esperti del settore, speleologi, climatologi e rappresentanti delle istituzioni coinvolte.
Durante l’evento sono stati illustrati gli obiettivi del progetto, le metodologie di monitoraggio e i primi risultati delle ricerche preliminari.
Citizen science e coinvolgimento del pubblico
Uno degli aspetti più innovativi del progetto UCC è l’approccio di citizen science, che coinvolge attivamente i cittadini nella raccolta dei dati.
Questo approccio permette di ampliare la rete di monitoraggio e sensibilizzare il pubblico sull’importanza del monitoraggio climatico sotterraneo.
I cittadini possono partecipare segnalando le grotte da monitorare, raccogliendo dati sulle temperature e contribuendo alla diffusione delle informazioni.
Conclusione
Il progetto Underground Climate Change rappresenta un’importante opportunità per la comunità speleologica e scientifica italiana di collaborare e contribuire alla comprensione del cambiamento climatico.
Grazie alla collaborazione tra esperti e cittadini, sarà possibile ottenere dati più accurati e completi, utili per sviluppare strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
UCC è un’iniziativa ambiziosa e innovativa che mira a monitorare e studiare gli effetti del cambiamento climatico negli ambienti sotterranei, fornendo un contributo significativo alla comprensione del fenomeno e allo sviluppo di strategie per affrontare le sfide future.