Sabato prossimo 21 Settembre si svolgerà all’interno della grotta turistica del Corchia la seconda edizione di Music Underground, un incontro dove speleologi musicisti si esibiranno in un concerto a favore della tutela delle grotte.

Music Underground Corchia
Music Underground

Music Underground è un incontro musicale, giunto alla seconda edizione, che vede protagonisti speleologi musicisti, che attraverso il linguaggio universale della musica intendono porre l’attenzione sulla tutela delle grotte e dell’ambiente naturale.
Il concerto sarà eseguito con strumenti non amplificati, lungo il percorso turistico dell’Antro del Corchia. Per questo evento sono stati considerati e valutati eventuali problemi di impatto ambientale, che impongono un numero massimo di 200 partecipanti.

Insieme al concerto, gli organizzatori sono impegnati nelle operazioni di pulizia lungo il tratto speleologico compreso nella “traversata classica”.
Dall’ingresso della Buca d’Eolo all’ingresso del Serpente, la grotta è molto frequentata dagli speleologi e soggetta nel corso degli anni ad un notevole inquinamento, dovuto dall’abbandono di ogni tipo di rifiuto.
Nelle giornate di pulizia che fanno capo alla manifestazione “Puliamo il Buio”, si è lavorato soprattutto all’asporto dello “scarburo”, cioè la cenere inerte residua dall’ottenimento dell’acetilene, fino a 15 anni fa fonte di illuminazione principale degli speleologi.

L’azione di pulizia e l’attenzione all’ambiente carsico stonano un pò con l’organizzazione di un concerto all’interno di una grotta, che come la vetta di una montagna vive di silenzi e di un ambiente unico e inalterato.
La questione etica sullo svolgimento di questo tipo di attività in ambienti impropri è stata ampiamente dibattutta tra il sottoscritto, Andrea Scatolini dell’Associazione “la Scintilena”, gli organizzatori e gli Enti che patrocinano l’evento, tra cui la Federazione Speleologica Toscana, il CAI regionale e varie sezioni CAI locali e gruppi speleologici, senza giungere ad una soluzione condivisa.
Considerando che l’impatto zero non esiste, la frequentazione e la fruizione delle grotte per scopi speleologici o turistici sono elementi che vanno valutati di volta in volta, regolati con le leggi che già esistono e con il buon senso degli speleologi e dei gestori delle grotte turistiche, secondo una sensibilità e una cultura che dovrebbero essere alla base di chi si occupa di grotte.

Andrea Scatolini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *