Notizia di Gianluca Padovan
Si è appena concluso il III Congresso Nazionale di Archeologia del Sottosuolo, stavolta sullo specifico tema dei rifugi antiaerei. Prima di diramare l’usuale comunicato a riassunto dell’evento desidero parlare di cioÂ’ che più mi ha colpito: il lavoro presentato da Fulvio Salvi dal titolo “”Le provvidenziali risorse della metropoli dalle 5000 grotte””. Il titolo è virgolettato in quanto tratto da un articolo dÂ’epoca apparso sul Corriere della Sera che, per l’appunto, parla delle cavità artificiali di Napoli e del loro riutilizzo come rifugi antiaerei.
In trentÂ’anni di attività nel campo delle cavità artificiali ho conosciuto molti “specialisti” di tale settore. Per quanto riguarda il territorio di Napoli ho potuto conoscere geologi ed archeologi che alla metà degli anni Ottanta svolsero interessanti indagini nell’area dei Campi Flegrei, poi Alfonso Piciocchi e il figlio Carlo che documentarono varie opere sotterranee di Napoli, con la collaborazione di Ulisse Lapegna. Conobbi anche Vincenzo Albertini, che ancorÂ’oggi si occupa di rendere turistico qualche ambiente ipogeo. Clemente Esposito, grande studioso del sottosuolo napoletano, lo conosco solo telefonicamente e me ne rammarico. Un serio ricercatore che si occupa dello studio e della catalogazione delle opere ipogee di Napoli rimane indubbiamente Fulvio Salvi. Egli riunisce in sé due qualità: profonda conoscenza della materia (profonda in ogni senso) ed ottima capacità divulgativa, dal momento che il suo sito www.napoliuderground.org è un servizio reso alla Speleologia Italiana, nonché un serio ed esaustivo portale della cosiddetta “Napoli sotterranea”.
Potrei fare osservare che un conto è visitare i sotterranei del Castello di Milano, oppure l’ipogeo delle Fontanelle di Napoli, altro conto è vedere il patrimonio architettonico e storico presentato nel sito di Fulvio Salvi. Altra cosa ancora è stata poter ascoltare e visivamente apprezzare su di uno schermo cinematografico l’impareggiabile patrimonio sotterraneo di Napoli, presentato da Fulvio Salvi, accompagnato da Luca Cuttitta, al Congresso tenutosi a Massa. I miei non sono elogi di circostanza, ma la semplice constatazione di un dato di fatto. Napoli possiede architetture sotterranee che ad oggi nessun’altra città del mondo può vantare. E Fulvio Salvi è l’unico ricercatore che ne abbia presentato con dovizia d’immagini, di documenti e di testi, il valore archeologico, storico e soprattutto umano.
L’avere personalmente invitato Fulvio Salvi al Congresso è stato un onore e soprattutto un offrire un contributo in più alla conoscenza del patrimonio italiano da divulgare all’estero con orgoglio.

Per la Federazione Nazionale Cavità Artificiali
e l’Associazione S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano)
Gianluca Padovan

www.archeologiadelsottosuolo.it
www.hypogeanarchaeology.com
www.milanosotterranea.com
www.associazionescam.it

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