L’esplorazione continua nella grotta più profonda dell’area carsica di Dossena

Testo di Gianluca Selleri

Con le ultime punte esplorative l’Abisso Le Palme raggiunge i 500 metri di dislivello e si conferma la più profonda cavità dell’area carsica di Dossena in provincia di Bergamo.

La grotta, il cui ingresso si affaccia sulla valle del fiume Brembo a circa 1050 m di quota, è stata individuata nel 2002 ed esplorata fino alla profondità di circa 100 m.

Nel 2021 Stefano Pelucchi ed Aldo Gira ne riprendono l’esplorazione riuscendo, dopo una titanica disostruzione, a superare lo stretto meandrino che ne costituiva il fondo.

Da questo momento in poi si sono susseguite varie punte esplorative, cui hanno partecipato numerosi speleologi, che hanno portato la profondità agli attuali 497 m di dislivello topografati per oltre 1 km di sviluppo. 

Ad oggi l’esplorazione in profondità è ferma in ambienti molto bagnati, sia per la presenza di acqua di scorrimento a pavimento che per l’intenso stillicidio, in corrispondenza di uno stretto passaggio posto alla base di un breve saltino, mentre poco più in alto una diramazione fossile termina su un sifone di sabbia.

La quota altimetrica di questi ambienti è oramai poco superiore a quella delle Gogge, le due risorgenze collocate poco sopra l’alveo del fiume Brembo, a valle della confluenza del torrente Parina che drenano le acque dell’area carsica di Dossena.

Dopo la punta di domenica 1° dicembre è stato verificato che sulla diramazione attiva, oltre il restringimento, la grotta prosegue percorribile.

La via verso Le Gogge è dunque aperta ma anche altre diramazioni nelle parti alte della grotta attendono di essere esplorate:

In particolare gli ambienti alti della grande frattura “MariononFumare”, posta appena sotto il “Pozzo della Nera”, ampio e profondo 100 metri, dalla cui base partono una diramazione fossile che chiude a 416 metri di profondità ed il ramo attivo che conduce all’attuale fondo.

Le zone alte di questo ambiente di frattura finiscono “nel nero” e rappresentano una interessante possibilità esplorativa che permetterebbe di spostarsi lateralmente rispetto alle verticali degli attuali fondi.

La regina tra le grotte di Dossena, quindi, è oggi più che mai viva e vitale e ancora ricca di stimolanti opportunità esplorative tutte da cogliere, con l’obiettivo di risolvere i tanti interrogativi aperti sulla strutturazione  profonda dell’area carsica di Dossena.

L’ultima esplorazione

Testo di Aldo Gira e Simone Poli

L’ultima esplorazione fatta da membri del Gruppo Speleologico Le Nottole di Bergamo e del G.S. Lovere ha permesso di scoprire alla base del pozzo Nera una zona freatica con sviluppo molto verticale, caratterizzata da enormi massi sospesi, incastrati tra le pareti.

Scesi appena 20 m per carenza di materiale, gli speleologi hanno verificato che anche in questi ambienti la grotta prosegue decisa verso il basso.

Anche questo ulteriore punto interrogativo sarà stimolo di esplorazione per la prossima uscita che avverrà a breve.