Si incastra in strettoia bloccando 15 speleologi, liberati con l’esplosivo!
Successo veramente, sabato di questo fine settimana, in Nuova Zelanda.

Il gruppo di 16 speleologi aveva completato la sua uscita e si apprestava ad affrontare l’ultima fatica, un tratto stretto, lungo una quindicina di metri, per venire fuori dalla Pillar Cave nel Kahurangi National Park.

Prima è passato, per fortuna, “Jack lo smilzo”, noto speleologo locale, forte fessurista, che con la tuta strappata sul culo e sui gomiti una volta fuori ha detto “voi fate come cxxxo pare, io vado alla macchina e magno”.

La seconda speleologa, di 62 anni, tale “Ilona la culona” annaspa e striscia, incastra e soffia, sbuffa, suda, scureggia e sgonfiati, non ce l’ha fatta a fare tutti i quindici metri, e priva di forze per i vari tentativi andati a vuoto, stremata ha annunciato che da li non si sarebbe più spostata, aggiungendo che forse era per colpa delle melanzane alla parmigiana e dei gobbi fritti che si era mangiata in un frugale spuntino in grotta.

Quelli dietro non l’hanno presa bene e tra bestemmie, insulti e morsi sul culo della malcapitata panzona hanno cercato in tutti i modi di estrarla a retromarcia, ma vuoi la stanchezza, vuoi la roccia che all’andata sembrava più larga, non c’è stato niente da fare.

Nel frattempo, fuori Jack lo smilzo aveva mangiato il suo panino, si è cambiato, s’è addormentato dentro la macchina, s’è svegliato con un certo languorino e s’è mangiato i panini degli altri che erano in macchina con lui, per ammazzare un pò il tempo s’è messo a chattare su facebook, scrivendo “che palle con questi lentoni non ci esco più, mo me ne vado e li lascio a piedi”, ma siccome aveva prestato un moschettone in lega ad uno rimasto dentro, ad un certo punto si è ritornato per andare a verificare a che punto era fermo il suo moschettone.

All’ingresso della grotta, investito da una vampata di puzza di merda, ha capito che forse Ilona la Grassona che uscendo era dietro di lui, aveva qualche problema di stomaco e chiamando come una particella di sodio nell’acqua lete “c’è nessuuunooo?” ebbe in risposta il titolo di quella famosa canzone di Masini.

Anche tirando Ilona per le braccia e per le orecchie, la situazione non si sbloccava, e considerando che anche a digiuno stretto il dimagrimento non è immediato, è andato a chiamare i soccorsi.

Con quattro manzi fatti bene, come ha detto anche il marito della bradipa, sono riusciti ad allargare la strettoia e tirare fuori intera la sessantaduenne, nella notte tra la domenica e il lunedì.

Non ci credete? Ok, l’articolo originale è questo:
Trapped caver too tall to get out ma è troppo lungo da leggere e da tradurre, e tanto, anche se c’è scritto tutto in un altro modo, si sa che i giornalisti non raccontano mai come si sono svolte realmente le cose e la faccenda rassomiglia molto di più alla mia versione inventata che a quello che avranno scritto sul “The Newzealand Herald”!

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