Le pitture rupestri di Maltravieso suggeriscono che i Neandertaliani fossero i primi artisti dell’umanità


Le recenti scoperte archeologiche stanno cambiando la nostra comprensione delle capacità cognitive dei Neandertaliani.

Una nuova analisi delle pitture rupestri nella grotta di Maltravieso, in Spagna, suggerisce che i Neandertaliani potrebbero essere stati i primi artisti della storia umana.

Le Origini dell’Arte

La capacità di produrre opere artistiche è una delle caratteristiche che definiscono l’umanità.

Sebbene oggi l’arte si esprima in molte forme diverse, le sue origini rimangono in gran parte sconosciute.

Le testimonianze più antiche conosciute sono pitture e incisioni sulle pareti delle caverne, molte delle quali si trovano in Europa e sono generalmente attribuite a Homo sapiens.

Tuttavia, la questione dell’origine dell’arte è dibattuta da tempo.

Sapiens era l’unico a possedere la capacità di astrazione necessaria per la creazione artistica? Studi precedenti suggeriscono di no.

Le Scoperte di Maltravieso

Tracce ritrovate sulle pareti di grotte spagnole indicano che i Neandertaliani potrebbero aver creato le prime opere d’arte umana, molto prima dell’arrivo di Sapiens in Europa.

Questa ipotesi è stata controversa a causa della difficoltà di datare con certezza queste antiche pitture.

I pigmenti utilizzati sono di origine minerale, rendendo impossibile la datazione al radiocarbonio.

Metodi di Datazione

Per stimare l’età delle pitture, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica di datazione basata sulla decomposizione dell’uranio 238 intrappolato nel carbonato di calcio che copre le pitture.

Questa tecnica, chiamata datazione uranio-torio, ha mostrato una certa variabilità nei risultati, ma ha fornito una datazione minima di 64.800 anni.

Nuove Analisi

Una nuova analisi delle tracce di mani realizzate con la tecnica del pochoir nella grotta di Maltravieso ha confermato i risultati precedenti.

Ventidue campioni di carbonato che coprono le pitture sono stati analizzati, ottenendo un’età minima di 66.710 anni.

Questi dati suggeriscono che i Neandertaliani siano stati i creatori di queste rappresentazioni artistiche.

Implicazioni per la Storia dell’Arte

Queste pitture al pochoir sono le più antiche di questo tipo conosciute fino ad oggi, superando il record precedente della grotta di Leang Timpuseng in Indonesia, datato a 39.900 anni.

Le nuove datazioni rafforzano l’idea che i Neandertaliani possedessero le capacità cognitive necessarie per l’espressione artistica, suggerendo che Homo sapiens non fosse l’unico a sviluppare tali abilità.

La tecnica del pochoir potrebbe essere un’invenzione neandertaliana, successivamente adottata da Homo sapiens.

Queste scoperte offrono una nuova prospettiva sulle capacità dei Neandertaliani, dimostrando che erano in grado di creare arte complessa e che potrebbero aver ispirato le opere dei Sapiens.

Nuove Prospettive sull’Arte Preistorica

La Rivalutazione dei Neandertaliani

Queste scoperte contribuiscono a rivalutare l’immagine dei Neandertaliani, spesso considerati meno avanzati rispetto a Homo sapiens.

Le nuove evidenze suggeriscono che i Neandertaliani non solo possedevano capacità cognitive avanzate, ma erano anche in grado di esprimere queste capacità attraverso l’arte.

Questo cambiamento di prospettiva è fondamentale per comprendere meglio l’evoluzione delle capacità umane.

L’Importanza delle Scoperte Archeologiche

Le scoperte nella grotta di Maltravieso sono un esempio di come le nuove tecnologie e metodologie possano rivoluzionare la nostra comprensione del passato.

La datazione uranio-torio, sebbene complessa, ha permesso di ottenere risultati che sfidano le teorie tradizionali sull’origine dell’arte.

Questo metodo potrebbe essere applicato ad altre scoperte archeologiche, aprendo nuove strade per la ricerca.

Implicazioni Future

Le implicazioni di queste scoperte sono vaste. Se i Neandertaliani erano in grado di creare arte, è possibile che altre specie umane estinte possedessero capacità simili.

Questo potrebbe portare a una revisione delle nostre teorie sull’evoluzione delle capacità cognitive e artistiche umane.

Inoltre, queste scoperte potrebbero influenzare il modo in cui percepiamo la nostra unicità come specie.

Conclusione

Le pitture rupestri di Maltravieso rappresentano una testimonianza preziosa delle capacità artistiche dei Neandertaliani.

Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione del passato, ma ci invitano anche a riflettere sulle capacità e sulle potenzialità delle specie umane estinte.

La storia dell’arte umana è più complessa e affascinante di quanto si pensasse, e le nuove scoperte continuano a svelare i segreti del nostro passato.


Fonte della ricerca: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352409X24005194?via%3Dihub