Un Modello per Prevedere gli Impatti Antropici nelle Grotte Turistiche

Un recente studio condotto dall’Università di Salerno ha sviluppato un innovativo modello matematico per analizzare l’impatto del turismo sugli ecosistemi sotterranei, con un focus specifico sulla Grotta di Pertosa-Auletta.

Questo approccio permette di monitorare il flusso d’aria e il movimento delle particelle all’interno delle grotte, fornendo strumenti utili per una gestione sostenibile di questi ambienti unici.

La Sfida della Conservazione degli Ecosistemi Sotterranei

Gli ecosistemi sotterranei, come grotte, catacombe e miniere, rappresentano un patrimonio naturale e culturale di grande interesse turistico.

Tuttavia, la loro natura isolata li rende particolarmente vulnerabili alle alterazioni introdotte dalle attività umane, tra cui la presenza di visitatori.

Oltre alle variazioni climatiche locali causate dalla respirazione umana – come aumenti di temperatura, umidità e concentrazioni di CO2 – i turisti portano con sé particelle estranee, tra cui polvere, fibre, batteri e funghi.

Questi fattori possono alterare gli equilibri ecologici e provocare danni alle superfici, inclusi dipinti murali e concrezioni speleologiche.

Per questo motivo, è fondamentale comprendere gli impatti antropici e sviluppare strategie di gestione che possano preservare l’integrità di questi ambienti unici.

Il Modello Matematico per il Monitoraggio degli Impatti

Il team di ricerca ha utilizzato il software COMSOL Multiphysics per simulare il flusso d’aria e la dispersione delle particelle in due sezioni della Grotta di Pertosa-Auletta, un sistema carsico lungo circa 3 km visitato annualmente da oltre 60.000 persone. Le simulazioni hanno analizzato:

• Una condotta lineare della grotta;

• Una grande sala con ingressi e uscite per i visitatori.

Le geometrie sono state scalate in base alle dimensioni reali della grotta, e i parametri fisici, come temperatura e pressione, sono stati derivati dai dati registrati da stazioni di monitoraggio presenti sul posto.

Il modello ha permesso di ricostruire il movimento delle particelle trasportate dai visitatori e di identificare le zone più vulnerabili agli impatti.

Risultati: Identificazione delle Zone a Rischio

Le simulazioni hanno evidenziato che l’energia eolica e la distribuzione delle particelle variano significativamente in base alla morfologia della grotta e al numero di visitatori presenti. In particolare:

• Gli ostacoli, come stalattiti, stalagmiti o gruppi di persone, possono creare turbolenze nell’aria, alterando il flusso naturale.

• Le particelle trasportate dai visitatori tendono a depositarsi in aree specifiche, individuate come “punti caldi” a rischio di degrado.

Questi risultati dimostrano che il modello può essere un efficace strumento per prevedere gli impatti antropici e pianificare misure di mitigazione, come limitazioni al numero di visitatori o l’adozione di percorsi specifici.

Implicazioni per la Gestione Sostenibile del Turismo

L’applicazione del modello matematico non si limita alla Grotta di Pertosa-Auletta, ma può essere adattata a qualsiasi ambiente sotterraneo, naturale o artificiale.

Questo approccio offre un supporto concreto ai gestori di siti turistici, permettendo loro di:

• Identificare le aree più vulnerabili;

• Implementare strategie di prevenzione per ridurre i rischi di danni;

• Offrire esperienze turistiche più sostenibili.

Il modello rappresenta un passo avanti nella comprensione e gestione degli ecosistemi sotterranei, contribuendo alla loro conservazione per le future generazioni.

Vai allo studio scientifico