Segni di ripresa della popolazione di pipistrelli superstiti dopo il passaggio della devastante malattia White Nose Syndrome che sta decimando i pipistrelli nel continente americano.
Pipistrello WNS White Nose Syndrome

La popolazione di pipistrelli in Nuova Scozia (Canada) sembra riprendersi lentamente dopo essere stata ridotta del 95% dalla sindrome del naso bianco, che dal 2011 ha ucciso più di 5 milioni di pipistrelli in Nord America.
La settimana scorsa infatti, un ricercatore del New Brunswick ha riferito della scoperta di diverse colonie di maternità, con pipistrelli e cuccioli sani, portando un barlume di ottimismo per il futuro dei pipistrelli in quella provincia.
Il biologo Donald Sam, del Department of Lands and Forestry della Nuova Scozia, ha affermato che la popolazione sembra aver iniziato la lunga strada verso la ripresa.
“Siamo un po avanti rispetto al New Brunswick, per effettuare un confronto – ha detto Donald Sam – Abbiamo identificato i siti di maternità quattro anni fa, principalmente nella Crownland dove abbiamo più facile accesso.”
Donald Sam ha anche sottolineato che “il personale del dipartimento è tornato più volte in quei siti e che il numero di individui è cresciuto nel corso dei quattro anni” e che “Non si tratta di numeri enormi, ma nel sito più grande i numeri sono passati da 150 a circa 500 individui ed anche altri siti con popolazioni più piccole stanno registrando un aumento. La tendenza è incoraggiante”.
Il biologo ha inoltre sottolineato che “non c’erano numeri precedenti da utilizzare per il confronto, ma la quantità di guano sul sito fornisce un indizio. In base a ciò, si può avere un’idea di quanti pipistrelli c’erano e per quanto tempo erano lì”, specificando, tuttavia , che  “non è come prima, perché i pipistrelli erano presenti un pò ovunque, mentre ora sono raggruppati in un punto specifico. … Sospetto che fossero in migliaia in quel punto.”
Secondo il biologo, l’aumento di individui è dovuto al fatto che i pipistrelli sopravvissuti hanno una certa immunità alla malattia che viene trasmessa ai loro piccoli ribadendo comunque che “non sappiamo assolutamente se si tratta di pipistrelli che si sono ammalati e che non si ammaleranno in futuro.La tendenza è comunque positiva. Se i pipistrelli venissero colpiti dal fungo ad ogni letargo, non credo che si registrerebbero questi aumenti anno dopo anno.”

Ci sono tre siti nella Crownland che sono attualmente monitorati e circa una mezza dozzina di altri in proprietà private che non possono essere visitati così spesso.
La provincia canadese ha avviato gli studi sul campo ed ora sta lavorando in collaborazione con il Mersey Tobiatic Research Institute.
Lo studioso ha descritto l’aumento come un “piccolo miglioramento, ma comunque si registra un’incoraggiante ripresa anche se ci vorrà molto tempo per tornare alla normalità. La buona notizia è che sembra che il peggio sia passato e sia difficile tornare indietro al momento di massima allerta”.

Traduzione di Tutela Pipistrelli dall’originale del “The Chronicle Herald” di Ian Fairclough

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *