Olotipo di Sinocyclocheilus xingrenensis, immagine tratta dal lavoro originale su Zoosistematics and Evolution

Mayo (Giuseppe-Adriano Moro) racconta sulla lista Speleo-it che lo scorso 24 febbraio un gruppo di ricercatori cinesi ha pubblicato la descrizione di una nuova specie di pesci “di grotta”: Sinciclocheirus xingrenensis.

In Italia la notizia è arrivata, un po’ meno scientificamente, anche qui: https://tech.everyeye.it/notizie/cina-appena-scoperto-pesce-davvero-assurdo-dentro-una-grotta-783996.html: alcuni biologi – racconta l’articolo – hanno scoperto uno strano animale che, all’interno di alcune grotte cinesi, si sta adattando progressivamente a vivere nell’oscurità. Lo hanno chiamato “pesce dalla linea dorata di Xingren”, in latino Sinocyclocheilus xingrenensis, dal nome del luogo presso cui è avvenuta la scoperta).

Mayo interpreta invece meglio l’importanza della notizia (https://bpnature.wordpress.com/2025/03/07/descritta-in-cina-una-nuova-specie-di-pesci-parzialmente-adattati-allambiente-ipogeo/): non si tratta di pesci totalmente “speleo”: “sono lì lì, – scrive – ci stanno nelle acque sotterranee, ma hanno ancora occhi e una pigmentazione superiore a quella della mia pelle (ci vuole poco)“.

La nuova specie suscita interesse per chi studia la fauna degli ambienti ipogei perché non risulta ancora completamente adattata alla vita nelle acque sotterranee. “Le sue caratteristiche morfologiche sono per certi aspetti simili a quelle di pesci dello stesso genere che vivono solamente in grotta, ad esempio l’assenza di scaglie, ma S. xingrenensis ha degli occhi ben sviluppati e di dimensioni del tutto paragonabili a quelle di animali che vivono in superficie”.

Il livello di adattamento all’ambiente ipogeo all’interno del genere Sinocyclocheilus appare molto vario: dipende da fattori storici (“da quanto tempo frequentano le grotte”) e dal vincolo all’ambiente ipogeo. Sembra che il pesce possa tranquillamente muoversi in ambienti illuminati, grazie a una serie di connessioni fra le acque sotterranee e l’ambiente di superficie.

Tutte le specie “troglobie” o “stigobie” avevano antenati che stavano in superficie: “fino a pochi anni fa non venivano particolarmente studiate le specie che si trovano “nel mezzo” fra i due ambienti dal punto di vista evolutivo”.

Il mondo ipogeo resta sempre, e a pieno titolo, la parte più oscura del pianeta, anche per chi studia: non c’è LED che tenga.

Fonti:

Ming-Yuan Xiao, Jia-Jia Wang, Tao Luo, Jia-Jun Zhou, Ning Xiao, Jiang Zhou, 2025. Sinocyclocheilus xingrenensis (Cypriniformes, Cyprinidae), a new underground fish from Guizhou Province, Southeastern China Zoosistematics and Evolution 101(2): 419-436)

Novataxa – Species New to Science https://novataxa.blogspot.com/2025/02/sinocyclocheilus.html

Giuseppe-Adriano Moro (Mayo) https://bpnature.wordpress.com/2025/03/07/descritta-in-cina-una-nuova-specie-di-pesci-parzialmente-adattati-allambiente-ipogeo/

Fotografia: Olotipo di Sinocyclocheilus xingrenensis, immagine tratta dal lavoro originale su Zoosistematics and Evolution

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