La località denominata I Lardei, in Pian del Tivano (CO), nelle ultime settimane sta regalando insperate esplorazioni agli speleologi di Progetto InGrigna! In particolare, le principali novità vengono dall’Abisso delle Vespe e dalla (sempre più) vicina Grotta Calati.

Nell’Abisso delle Vespe sono proseguite le esplorazioni degli ambienti alla base del P144 “Colpa d’Alfredo” d’ingresso. La galleria a monte è stata esplorata, tra risalite e massi instabili, per un’ottantina di metri fino a raggiungere un intaso di fango; una finestra posta a una decina di metri d’altezza lascia ben sperare per future esplorazioni. Gli ambienti che si stanno rivelando più interessanti tuttavia sono quelli a valle del pozzone. Un ampio ramo in risalita, denominato Galleria Fiammetta, sta lentamente facendo guadagnare agli speleologi decine di metri verso la superficie esterna. Nonostante le frane sospese e i materiali in bilico, la speranza è quella di trovare un secondo ingresso che permetta di entrare all’Abisso delle Vespe evitando il pericoloso P144 d’ingresso.

Ma la vera chiave di volta delle attuali esplorazioni è rappresentata dal Ramo degli Hayku (preveniamo la domanda! Gli hayku sono dei brevi componimenti poetici giapponesi!): un breve scavo ha infatti permesso di superare una strettoia e di accedere alla partenza di una verticale con un’aerea frana sospesa.
Al di sotto del pozzo gli ambienti divengono maestosi e si sviluppano per lo più con andamento verticale fino ad un lago sifone che attualmente rappresenta il punto più profondo della grotta, a -282 m. Lo sviluppo attuale è di 875 m ma numerose sono le vie laterali da esplorare e le finestre da raggiungere, l’Abisso delle Vespe ha ancora molto da svelare!

Anche la grotta Calati, posizionata anch’essa sul M. I Lardei e distante circa 200 m in pianta dall’Abisso delle Vespe, si è finalmente decisa a dare qualche soddisfazione ai suoi esploratori. La grotta è stata esplorata nel 1998-2001 dal Gruppo Grotte Saronno fino a -165 m, ma dopo quel periodo non ci sono più state grandi scoperte. Nel 2014 è stato sceso un pozzo nuovo di 11 m al termine di uno scavo del ramo secondario, ma la base del pozzo ripresenta una strettoia per ora insuperata. La modesta esplorazione ha incentivato la voglia di rivedere la grotta. Sempre nel 2014 è stato fatto un tracciamento aereo delle correnti d’aria interne alla grotta e si è scoperto che un rametto in risalita, appena sopra alla frana terminale, portava l’aria che si perdeva più in alto, alla base del P11 appena scoperto. Così anche questo rametto secondario è tornato di interesse e alla fine dello scorso anno si è cominciato ad allargare la strettoia terminale.
Nel mese di luglio, durante un’uscita dedicata alla realizzazione di riprese video dentro la Calati, alcuni soci del GG Saronno sono andati a vedere la strettoia insieme ad amici del G.S. d’Aosta. Le due ragazze presenti, Elena e Martha, alla faccia di tutti gli altri maschietti presenti, hanno forzato e passato la strettoia, infilandosi in un ramo in risalita sempre più ampio. Le due ragazze hanno esplorato il ramo fino a un bivio, dove vengono raggiunte dagli altri che nel frattempo avevano allargato ulteriormente la strettoia.

Il ramo, ribattezzato Ramo delle Fanciulle, prosegue con due risalite, quella di sinistra di soli 4 m viene superata entrando in un ramo molto concrezionato. Si arriva così ad una sala dove viene affrontata una seconda risalita. Nell’uscita successiva si completa la risalita ma gli ambienti per ora stringono. In totale si stima di aver esplorato circa 150 m nuovi e si spera che questo sia solo l’inizio!

Luana Aimar (Speleo Club Erba – Prog. InGrigna!)
Andrea Ferrario (Gruppo Grotte Saronno – Prog. InGrigna!)

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