A causa delle forti piogge di questo fine settimana tra Italia e Slovenia, si stanno registrando piene eccezionali nelle grotte del Carso.

Piena alla sumeci-jama
nella Sumeci jama la piena ha raggiunto 60 metri di altezza

Domenica mattina in Slovenia il fiume Reka che entra alla Škocjanske jame – Grotte di San Canziano – ha raggiunto la massima portata di quasi 300mc/s, poi ha cominciato a scendere. Anche in Italia alla Grotta di Trebiciano gli speleologi hanno registrato una piena eccezionale, la più grande ricordata dagli attuali gestori della grotta che all’ingresso hanno misurato una impetuosa corrente d’aria soffiante a 60 km/h sospinta dalle acque che risalivano.

Gli strumenti sloveni alla Škocjanske jame hanno misurato una portata veramente enorme del Fiume Reka, che dopo un lungo tratto sotterraneo torna all’esterno con il nome di Fiume Timavo, a Trieste. Il grafico mostra l’andamento del flusso d’acqua che verso le 3 di domenica mattina ha raggiunto i 300 mc/s, poi ha cominciato a scendere.

Anche alla Grotta di Trebiciano è stata registrata una piena eccezionale: Dopo aver allagato completamente la Caverna Lindner, l’acqua ha iniziato a risalire i pozzi che portano nel cavernone. Domenica verso le ore 10.00 – 12.00 l’acqua aveva raggiunto il Pozzetto della Cascata a – 250 m circa e stava risalendo alla velocità di circa 1 cm al minuto. “nel lasso di tempo che eravamo sul posto abbiamo visto alzarsi il livello di circa 2-3 metri!– afferma Gianni Benedetti, speleologo giuliano – non siamo riusciti ad arrivare neanche al cavernone, l’acqua è risalita per quasi 92 metri

Quella di domenica rappresenta una piena eccezionale; a memoria d’uomo non si ricorda un fenomeno così grande, ma come evidenzia una targhetta apposta sulle pareti della grotta lungo il percorso che scende verso il fiume, nel febbraio del 1915 il livello dell’acqua si alzò di 112 metri.

Per capire la portata del fenomeno, in questa immagine è rappresentata la sezione dell’Abisso di Trebiciano con il livello normale del Fiume Reka-Timavo che scorre sul fondo.

Il corso di questo fiume sotterraneo, che rappresenta ancora un vero mistero per gran parte della sua lunghezza, viene intercettato da diverse grotte tra Italia e Slovenia e tra una grotta e l’altra attraversa dei veri e propri imbuti e restringimenti che, in caso di piena, provocano l’innalzamento repentino delle acque.
Nella grotta Škocjanskih jamah in Slovenia, dove non si registrava un fenomeno simile dal 1975, l’aumento del livello dell’acqua di domenica è stato di circa 60 metri.
Ciò accade a velocità talmente sostenuta che quando l’acqua sale gli ingressi delle grotte cominciano a soffiare violentemente aria compressa rendendo il fenomeno particolarmente suggestivo.
Addirittura nei boschi in superficie si mettono a soffiare anche ingressi inaccessibili di grotte sconosciute, tanto che lo speleologo Marco Restaino, che studia da anni questo fenomeno, è riuscito ad individuare in una zona del carso un cavernone sotterraneo ancora mai raggiunto, determinando esattamente il volume del vuoto che lo compone in base ai calcoli effettuati sulla quantità d’aria che esce dai pertugi durante le piene.

Fonti:
http://www.arso.gov.si/vode/podatki/amp/H9050_g_1.html?fbclid=IwAR1nzFOO0rIEkkI8_z9W_OsfxzQcrBBrBtzw3Q8BTTsH0uSkdtJgr0D2uy0

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