Presentato al Festival della Montagna di Toscolano Maderno il documentario dedicato alla ricerca speleoidrologica nel Parco Alto Garda Bresciano

Un documentario e nuove scoperte raccontano il Progetto Agartis, la ricerca speleoidrologica che studia i percorsi dell’acqua carsica nell’Alto Garda: esplorazioni, vecchie e nuove cavità, tutela della risorsa idrica

Massimo Pozzo ha scritto nei giorni scorsi sulla lista Speleo-it, segnalando la pubblicazione di un breve documentario divulgativo dedicato al Progetto Agartis e allegando il link al video.
Il filmato – presentato al Festival della Montagna di Toscolano Maderno, svoltosi dal 24 al 28 settembre 2025, durante una conferenza pubblica seguita da una visita guidata in grotta – illustra l’attuazione di un’importante ricerca speleoidrologica nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano.

L’appuntamento, intitolato “Una Montagna d’Acqua – Il viaggio dell’acqua carsica nel cuore dell’Alto Garda”, era inserito nel programma ufficiale del Festival e ha presentato al pubblico il lavoro portato avanti dagli speleologi di Underland e del Gruppo Grotte Alto Garda Bresciano, con il sostegno di Acque Bresciane, del CAI di Salò, del Comune di Toscolano Maderno e di altri Comuni del territorio – tra cui Vobarno, Gardone Riviera, Gargnano e Tignale – partner del progetto.

Il Progetto Agartis nasce dal desiderio di indagare i percorsi nascosti delle acque carsiche della sponda occidentale del Lago di Garda, comprendendo i massicci del Monte Spino, del Monte Pizzocolo e del Denervo.
Nel corso delle attività sono state rivisitate le cavità note, georeferenziate con tecniche aggiornate, e sono state scoperte cinquanta nuove cavità, molte delle quali con ottime potenzialità esplorative.
Tra queste spicca un abisso sul Monte Pizzocolo che ha superato la soglia dei cento metri di profondità, al cui interno è stato individuato un corso d’acqua attivo.


Durante le esplorazioni è stata inoltre rilevata una colonia numerosa di chirotteri, che ha portato alla scoperta di un importante sito di accoppiamento, a conferma del valore ambientale e biologico delle cavità del territorio.

Il progetto entrerà ora nella fase dei tracciamenti con coloranti e traccianti ambientali, attualmente in attesa di autorizzazione, che permetteranno di verificare le connessioni tra abissi e sorgenti e di definire il funzionamento complessivo degli acquiferi carsici.

Il progetto, acronimo di Alto Garda Ricerca sul Territorio Idrogeologica e Speleologica, è attuato dagli speleologi dell’associazione Underland di Serle e del Gruppo Grotte Alto Garda Bresciano di Navazzo, uniti in un sodalizio dedicato.
È stato presentato ai comuni del territorio e ad altri enti locali e ha ottenuto un importante sostegno economico da Acque Bresciane, oltre al supporto del CAI di Salò e del Comune di Toscolano Maderno, con il patrocinio della Federazione Speleologica Lombarda.

Agartis si propone di ricostruire i percorsi sotterranei delle acque e di mappare le sorgenti che alimentano gli acquedotti locali. Si tratta di un’indagine speleologica di grande valore scientifico, che mira a migliorare la conoscenza e la tutela degli acquiferi carsici in un contesto reso sempre più fragile dai cambiamenti climatici.

Nel sottosuolo – ha spiegato Pozzo – le acque seguono percorsi complessi, sconosciuti e lunghissimi, di molti chilometri. Conoscerli è fondamentale per preservare questo importante acquedotto sotterraneo.
Le ricerche forniranno dati completi per la tutela, la salvaguardia e il migliore utilizzo di questa preziosa risorsa: l’acqua.

Il video, intitolato “Una Montagna d’Acqua”, è disponibile su YouTube:
Progetto Agartis – Una Montagna d’Acqua

Fonti:

  • intervento di Massimo Pozzo su Speleo-it – Underland

Immagini: tratte dal filmato “Una Montagna d’Acqua”youtube.com/watch?v=hrof3d9JCZc&feature=youtu.be

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