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Abisso Bueno Fonteno, Sifone Smeraldo. Preparativi per l'immersione di Luca Pedrali e Nadia Bocchi - Foto Fabio Gatti
Abisso Bueno Fonteno, Sifone Smeraldo. Luca Pedrali rientra dall'immersione - Foto Max Pozzo
Abisso Bueno Fonteno, Sifone Smeraldo. Nadia Bocchi si immerge tramite l'altalena by Corrado Archimede Pasinelli - Foto Fabio Gatti
terminato il campo interno nell’Abisso Bueno Fonteno, durato una settimana con permanenza al campo base -420 m.
L’obiettivo principale era di permettere a Luca Pedrali, con l’assistenza indispensabile di Nadia Bocchi, di tentare per la quarta volta di superare il mitico Sifone Smeraldo, che nelle precedenti esplorazioni ha dato risultati sorprendenti, con sviluppi impensabili.
Impensabile anche organizzare una spedizione con il materiale necessario per effettuare ben due immersioni: una esplorativa, e l’altra di riprese video.
A breve daremo un resoconto completo di tutti i materiali utilizzati, e quindi trasportati fino a – 500 con una fatica immensa.
Luca ha ancora usato il Rebreather più una marea di bombole, e il parco diving comprendeva anche le attrezzature per Nadia.
Si è reso necessario quindi sostare all’interno di Bueno Fonteno per una settimana con un numero limite di 10 persone al campo.
Ma il lavoro di allestimento è iniziato da qualche mese.
Nel frattempo sono state esplorate anche nuove diramazioni a seguito di risalite in artificiale.

Nell’uscita esplorativa, Luca ha superato limiti e confini, immergendosi in un sifone a oltre 2 km dall’ingresso e a -500 metri, sagolando per 520 metri!!!
L’immersione è durata oltre le due ore e mezza: dopo la condotta iniziale di 70 metri fino a -15, c’è il pozzo 15×20 che lo porta fino a -54 m. Ha percorso una condotta 10×10 per circa 350 metri fino a 64,5 metri di profondità totale. Poi è risalito in un’altra enorme verticale fino a -31 metri infilandosi in un condottone orizzontale (10×3) per ulteriori 20 metri….
Purtroppo non è ancora riuscito ad uscire dall’altra parte, ma la condotta sembra risalire, quindi l’agognata zona aerea potrebbe essere nei pressi.
La distanza notevole dall’imbocco del sifone lo ha costretto a rientrare: per poter proseguire serve un parco materiali ancora più imponente…
Nel ritorno effettua la topografia completa di tutta l’esplorazione, altro risultato direi importantissimo.

L’abisso ora raggiunge una dislivello di circa 570 metri, per uno sviluppo che punta ai 22 km.

Visto il contesto della situazione, vorrei sottolineare le grandi capacità di Luca Pedrali che ultimamente sta effettuando esplorazioni speleosub veramente ad alti livelli.
Non da meno Nadia Bocchi. Che ha seguito Luca fino al fondo del pozzone, facendo più serie di immersioni per l’assistenza con i materiali.

Ma perchè ciò sia avvenuto, il merito è di una grande forza di volontà di tutti i partecipanti a questa avventura, che hanno trasportato per settimane quintalate di sacchi, dando un supporto impeccabile ai due mitici speleosub.
Un doveroso ringraziamento a tutti i soci del Progetto Sebino, agli amici bresciani, che da quest’inverno ci danno una mano, e alla partecipazione documentaristica di Culture Sotterranee.
Partecipanti al campo:
Laura rescali, Nadia Bocchi, Laura Martinelli, Evon Malixi, Luca Pedrali, Max Pozzo, Fabio Gatti, Davide “Dado” Franchini, Livio Palamidese, Andrea Belotti, Massimiliano Mannone, Corrado Pasinelli, Maurizio “Grip” Greppi, Giovanni “Rana” Gritti, Siro Donda, Silvano Mena, Augusto Rossi, Simona Menegon.
Assistenza esterna dovuta a spalla lussata, il mitico Claudio “Kraus” Forcella.

Max Pozzo
Progetto Sebino

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