Un evento di rilevanza scientifica
Domenica 8 dicembre 2024 si è concluso il convegno internazionale dedicato all’anfibio di grotta più grande del mondo, il Proteus anguinus, icona della vita nelle acque sotterranee.
L’evento ha riunito esperti da tutto il mondo per discutere la complessità delle biocenosi sotterranee, non solo del Proteus anguinus, ma anche delle specie che condividono il suo fragile ecosistema.
Biodiversità e variabilità morfogenetiche
Durante il convegno, è stata sottolineata la straordinaria biodiversità presente negli ambienti ipogei e la variabilità morfogenetica nei diversi bacini idrici. Olivier Guillaume, del National Center for Scientific Research di Moulis, Francia, ha confermato l’emissione di suoni da parte del Proteus anguinus, un linguaggio di “click” e “bop” che invita a ulteriori ricerche. Questo fenomeno era stato già anticipato nel docufilm del 2023 di Lily McCraith “Becoming with Proteus”. Il mondo delle acque sotterranee, così difficile da osservare, sembra trovare una voce per comunicare con noi.
Urgenza di protezione e sensibilizzazione
Il convegno ha sottolineato l’urgenza di proteggere questo ecosistema vulnerabile attraverso la sensibilizzazione e la divulgazione scientifica.
Centri di informazione come l’Info Center SOS Proteus a Kranj, insieme agli altri centri della Slovenia, svolgono un ruolo cruciale nel mantenere viva la conoscenza di questo mondo invisibile e affascinante.
Lo Speleovivarium di Trieste collabora con l’Info Center di Kranj e la Tular Cave per promuovere la conservazione e la ricerca.
Prossimi appuntamenti
Domenica 15 dicembre sono previste anticipazioni sulle nuove scoperte e i metodi di conservazione e monitoraggio.
L’evento si terrà alle ore 10.30 e offrirà ulteriori approfondimenti sulle strategie di tutela del Proteus anguinus e del suo habitat.
Il convegno ha evidenziato la necessità di un impegno globale per la conservazione del Proteus anguinus e del suo habitat.
Attraverso una combinazione di ricerca scientifica, azione politica e sensibilizzazione pubblica, si spera di preservare questo ecosistema per le future generazioni.
Un ecosistema che non solo ospita una biodiversità unica, ma rappresenta anche un patrimonio naturale e culturale condiviso da tutti noi.
I laboratori e i centri dedicati al proteo presenti in Slovenia sono essenziali per il monitoraggio e la divulgazione, lavorando insieme senza eccezioni.
Il successo del convegno SOS Proteus 2024 è stato reso possibile grazie all’impegno continuo di Gregor e Magda Aljan?i? e all’organizzazione del laboratorio Tular Cave e dell’Info Center tematico di Kranj.
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