Grazie ad alcuni documenti storici rinvenuti nell’Archivio Storico Diocesano i ricercatori dell’Associazione Culturale Toward Sky Valerio Chiaraluce e Massimo Rocchi Bilancini hanno identificato con sicurezza il sito dell’antica fontana detta “dei Rognosi”. Il nome della fonte deriva dal fatto che le sue acque erano ricche di sali minerali e venivano ritenute curative per le malattie della pelle.

Nel 1764 i frati domenicani del convento di Santa Maria in Cammuccia chiedono e ottengono dalle autorità comunali il permesso di scavare per ritrovare le acque dell’antica Fontana dei Rognosi, da tempo asciutta, e condurle nella peschiera che l’anno precedente avevano costruito nel loro orto. Ma insorgono le monache agostiniane del vicino convento della Santissima Trinità nel cui orto esisteva una fontana alimentata dalle stesse acque. I documenti della causa legale che ne scaturisce non lasciano dubbi sul fatto che la fonte si trovasse nella pubblica via di Mezzomuro, al di sopra dell’orto delle suddette monache. Un rapido sopralluogo condotto recentemente ha permesso di identificare il sito della fonte in un grande arco tamponato posto lungo la via. La rimozione di alcune pietre della tamponatura ha consentito ai volontari dell’associazione, non senza una certa emozione, di penetrare all’interno dell’ambiente che ospitava la vasca, trovato in parte sgombro da detriti e quindi accessibile alle spalle del muro.
Considerazioni topografiche permettono di identificare questa fontana con la fonte di Submuro, ricordata dall’erudito Pietro Stefanucci all’inizio del XVII secolo; infatti, questo era anche il nome della via in epoca medievale. Il cambiamento del toponimo avvenne dopo la costruzione della terza cinta muraria nel 1244, in seguito alla quale il “muro di sotto” divenne di fatto quello “di mezzo”.

È singolare che la città di Todi nasconda ancora interessanti tesori storici nascosti in bella vista in luoghi quotidianamente percorsi da residenti e da turisti, i cui sguardi superficiali non penetrano attraverso le complesse stratigrafie delle antiche architetture. Anche per loro la Fontana dei Rognosi meriterebbe di essere recuperata e le vicende storiche che la riguardano di essere raccontate con una targa.

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *