A seguito di una proposta delle autorità per la riapertura delle famosissime grotte di Altamira in Spagna, una equipe di studiosi archeologi e microbiologi ha realizzato una serie di studi analizzando i dati storici riguardanti temperatura e CO2 rilevati all’interno della grotta di Altamira, mettendoli a confronto anche con dati di altri siti simili come quello di Lascaux.

La Grotta di Altamira scoperta nel 1879, dal 1985 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, da sempre conosciuta come la Cappella Sistina della preistoria, già in passato era stata interessata a più riprese da turisticizzazione, ma venne chiusa per l’insorgere di muffe e alghe sui dipinti.

Gli studi condotti fanno capire che le condizioni ambientali della grotta, potrebbero nuovamente degenerare, facendo insorgere situazioni che potrebbero ulteriormente rovinare i dipinti in caso di riapertura.

Attualmente molte grotte e siti storici o naturali, considerate di inestimabile valore, vengono chiuse o estremamente limitate al pubblico,  per non mettere a repentaglio la conservazione del patrimonio culturale.

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