Notizia scovata sul portale di Tiscali, quindi da prendere con le molle. Fonte:
http://notizie.tiscali.it/ultimora/feeds/14/12/31/t_74_20141231_1116_news_catasto-regionale-grotte-riforma-gestione.html?ultimora

Secondo quanto scritto nell’articolo, un assessore regionale Mariagrazia Santoro ha proposto la riforma della gestione del catasto regionale delle grotte dopo quasi cinquant’anni dalla prima legge regionale. Così sono state approvate le linee guida per la predisposizione del disegno di legge sulla “Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico regionale”.

L’obiettivo è quello di “rimodulare la normativa alla luce delle nuove conoscenze acquisite negli anni, estendendo il campo di applicazione anche al patrimonio geologico” si legge.

Amici friulani, è vero? ne sapete niente?

Ecco il comunicato stampa originale:
Udine, 30 dic – La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato le linee guida per la predisposizione del disegno di legge (ddl) sulla “Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico regionale”.

L’assessore Santoro intende portare il ddl in discussione e approvazione nel 2015 poiché “dopo quasi cinquant’anni dalla prima legge regionale si rende necessario rimodulare la normativa alla luce delle nuove conoscenze acquisite, estendendo il campo di applicazione anche al patrimonio geologico”.

In particolare la legge consentirà di riformare la gestione del Catasto regionale delle Grotte che contiene la raccolta ufficiale dei dati delle cavità conosciute sul territorio regionale. Istituito nel 1966, ad oggi il Catasto regionale delle Grotte comprende circa 7.500 cavità censite e rilevate, 25 delle quali assoggettate a tutela paesaggistica in virtù delle eccezionali caratteristiche di interesse geologico, preistorico e storico.

La gestione del Catasto regionale delle Grotte è stata affidata con convenzioni periodiche ad organismi facenti parte del mondo della speleologia, ed ora, a seguito di modifica normativa, alla Federazione Speleologica regionale del Friuli Venezia Giulia, organo rappresentativo di quasi tutti i gruppi speleologici della regione. La convenzione scadrà tra un anno.

“La nuova normativa – commenta Santoro – sarà attenta allo studio, alla ricerca, tutela e conservazione dei geositi, delle grotte, dei sistemi carsici e della fauna ipogea. Inoltre, sarà dato riconoscimento al ruolo che hanno alcune cavità naturali o artificiali rispetto alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio speleologico e allo sviluppo turistico del territorio”.

Le linee guida alla riforma normativa prevedono:
– la conferma dell’istituzione del Catasto Grotte presso la Regione, Catasto che sarà esteso alle cavità artificiali e pertanto comprenderà l’elenco delle grotte naturali;
– l’elenco delle cavità artificiali;
– l’elenco delle grotte e cavità turistiche.

Si prevede anche il riconoscimento del pubblico interesse alla tutela, gestione e valorizzazione della geodiversità regionale e del patrimonio geologico e speleologico ad essa collegato; la promozione delle attività di valorizzazione sostenibile del patrimonio speleologico; la promozione e il sostegno delle attività di censimento, studio, ricerca, tutela e conservazione di geositi.

La Regione provvederà alla gestione e al monitoraggio dello stato di conservazione del patrimonio geologico e speleologico, anche attraverso accordi con altre amministrazioni, istituzioni e associazioni: nel caso del patrimonio geologico, con università, istituti di ricerca e associazioni attive nella promozione e valorizzazione del patrimonio geologico ambientale riconosciute a livello regionale e nazionale e nel caso del patrimonio speleologico con la Federazione Speleologica regionale o con associazioni speleologiche riconosciute nell’ambito speleologico nazionale.

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