Ieri, 6 Novembre 2011, il GSPGC ha organizzato una uscita alla Tana della Mussina (l’unica grotta archeologica della provincia di RE) per la pulizia delle prime due sale dalle enormi, e particolarmente idiote, scritte a vernice spry apparse a fine agosto. La pulizia era organizzata sopra tutto per fare capire i motivi dell’imbecillita’ di un tale gesto ad alcuni ragazzotti del paese che “volontariamente”, previa ramanzina concordata con il Maresciallo dei Carabinieri, si sarebbero presentati per dare una mano.
Di quesi ne incontrammo, qualche settimana prima, due (su presunti tre); all’appuntamento se ne e’ presentato solo uno (pare quello col rapporto piu’ difficile coi Carabinieri…), ma collaborativo. La sorpresa è stata che di fatto qualcuno era gia’ passato a spazzolare e coprire con fango le scritte, presumibilmente pochi giorni prima di noi. Chissa’ chi e chissa’ perche’ … Ma tant’e’, il nostro lavoro si è limitato alle rifiniture.
Nonostante le nostre sollecitazioni, il “volontario” non se l’e’ sentita di proseguire oltre il secondo sifone, ma ha fatto domande e pure ascoltato le risposte attorno al posto in cui eravamo, alla roccia in eravamo dentro, al significato di grotta archeologica. Insomma, al di la’ della grotta, forse ha colto che c’e’ un prima e un dopo alle cose che ci circondano; dunque la speranza e’, se non altro, che se e’ stato lui non lo rifaccia e se non e’ stato lui che lo spieghi ai suoi amici (quelli che non sono venuti, ma le cui firme in grotta erano evidenti…).

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