Report EMSC: La Caldera in Evoluzione e il Ruolo dei Fluidi nelle Dinamiche Sismiche
Contesto e Monitoraggio
Il recente report dell’Euro-Med Seismological Centre (EMSC) presenta una serie di dati aggiornati relativi allo sciame sismico in corso a Santorini.
Fin da luglio 2024, tre stazioni GPS hanno registrato una lieve deformazione del complesso vulcanico, segnalando una possibile fase iniziale di intrusione magmatica, simile a quella osservata nel 2011-12.
Questi rilevamenti hanno permesso di avviare un monitoraggio continuo, fondamentale per interpretare le variazioni nella dinamica della caldera e per predisporre successivi approfondimenti nel campo della vulcanologia.
Deformazione della Caldera e Trend Orizzontali
Le misurazioni effettuate indicano che, con l’avvio dello sciame sismico alla fine di gennaio, il suolo della caldera ha cominciato a sprofondare.
Parallelamente, il bordo orientale del sistema vulcanico ha continuato a deformarsi in maniera orizzontale, con un movimento orientato verso est e nord.
Tale correlazione tra l’accelerazione della deformazione e l’incremento dell’attività sismica risulta di particolare interesse per i ricercatori, i quali studiano da tempo le interazioni tra processi tettonici e vulcanici nell’area.
Analisi della Microsismicità
Utilizzando software avanzati per la rilocalizzazione degli epicentri, i ricercatori hanno analizzato i terremoti registrati tra Santorini e Amorgos nel periodo compreso tra l’estate del 2024 e febbraio 2025.
Questa analisi ha evidenziato una distribuzione microsismica che si è progressivamente spostata dalla caldera di Santorini verso nord-est.
I dati suggeriscono che tale migrazione potrebbe essere associata alla presenza di un dicco magmatico, il quale potrebbe costituire il fulcro degli eventi sismici osservati.
La capacità di localizzare con precisione gli epicentri offre un contributo significativo alla comprensione della dinamica del sistema vulcanico.
Ruolo dei Fluidi nelle Dinamiche Vulcaniche
L’intrusione magmatica rilevata sembra aver innescato la migrazione di fluidi ad alta temperatura e pressione lungo le faglie attive che interessano Santorini, Anydros e Amorgos.
I ricercatori ipotizzano che tali fluidi possano influire sul progressivo aumento della magnitudo degli eventi sismici, integrandosi in una complessa interazione tra processi tettonici e vulcanici.
L’analisi congiunta dei dati GPS e della microsismicità consente di delineare un quadro articolato, in cui il movimento dei fluidi rappresenta un elemento chiave per comprendere l’evoluzione della crisi vulcano-tettonica in atto.
Prospettive Future e Implicazioni Operative
Il report dell’EMSC offre spunti rilevanti per la comunità scientifica impegnata nello studio dei processi vulcanici.
La combinazione delle evidenze ottenute consente di delineare un quadro in cui la deformazione del terreno e la migrazione della microsismicità si intrecciano, fornendo indicazioni utili per il monitoraggio continuo del sistema.
Le informazioni raccolte si rivelano preziose per l’aggiornamento degli strumenti di previsione e per l’implementazione di misure di sicurezza nelle zone potenzialmente a rischio.
I ricercatori proseguono nell’analisi dettagliata dei dati, con l’obiettivo di migliorare la comprensione dei meccanismi alla base della dinamica vulcanica e di sviluppare modelli predittivi più accurati.
Conclusioni
Il nuovo report dell’Euro-Med Seismological Centre rappresenta un importante contributo al monitoraggio dell’attività sismica e vulcanica di Santorini.
L’analisi combinata delle deformazioni registrate dalle stazioni GPS e della microsismicità offre una visione integrata di un sistema in evoluzione, dove l’interazione tra intrusione magmatica e migrazione dei fluidi riveste un ruolo fondamentale.
Le evidenze raccolte invitano ad un ulteriore approfondimento delle dinamiche vulcano-tettoniche, ponendo le basi per future ricerche nel campo della sismologia e della vulcanologia.